Dopo una recente sentenza sull'assegno di mantenimento e divorzile, si è scovata la differenza e i criteri di applicazione.

Il divorzio non farà più scattare l’ottenimento dell’assegno di mantenimento. Ora i due quasi ex coniugi dovranno prendere tutto al più, uno specifico accordo per poter stabilire la ricezione di una forma di contributo economico da destinare post separazione ufficiale.

Questo implica dei cambiamenti nella giurisdizione italiana, dando vita nel caso a delle sentenze da dover discutere in un modo vario ma soprattutto in sede differenti. Ora è importante distinguere l’assegno divorzile dal mantenimento relativo alla separazione.



“Niente più” assegno di mantenimento automatico

Fonte: Pixabay.com

Prima di poter concedere un assegno di mantenimento è importante valutare la situazione globale di uno – o di entrambi – i coniugi. Non è la prima che assistiamo a negazioni di questa forma d’aiuto, ad esempio in un’occasione è capitato di non accettarlo per la durata.



Nel caso della sentenza tenutasi il giorno 28 agosto 2025, con il numero 1315 e presso il Tribunale di Cagliari, c’è stata una negazione a causa dei mancati presupposti economici per poter riconoscere l’aiuto.

Occorre – come già accennato – prestare attenzione al divorzio e alla separazione. Quando una coppia scioglie legalmente il matrimonio di fatto fa cessare anche l’obbligo del mantenimento, proprio a causa di questa abolizione del vincolo.

Diverso sarebbe il caso di un assegno divorzile, che invece potrebbe essere riconosciuto soltanto dopo aver valutato l’idoneità ed esigenza economica a doverlo corrispondere all’ex in difficoltà.



Accordo scritto obbligatorio

L’assegno di mantenimento dunque non scatta autonomamente. Infatti uno dei due coniugi deve provvedere a scrivere un accordo (purché venga accettato da ambe le parti), così da poter finalizzare la pratica e inserire tutto nero su bianco.

La sentenza avvenuta a Cagliari smentisce l’idea che uno dei due partner alla fine di un matrimonio debba avere obbligatoriamente diritto all’ottenimento di un aiuto economico.

Nello specifico ora l’assegno divorzile tiene conto di principi completamente diversi, come l’età di ambe le parti, le possibilità di lavorare e le condizioni economiche per determinare una effettiva difficoltà o meno.