Arrivano le date dei pagamenti dell'Assegno Unico ma anche delucidazioni su come fare per ricevere gli arretrati

L’assegno unico di maggio arriva con nuove date di pagamento e la possibilità di ottenere arretrati e importo pieno se si seguono alcune semplici accortezze.

Con l’inizio di maggio, molte famiglie italiane attendono con impazienza l’accredito dell’assegno unico, quel contributo mensile che rappresenta un sostegno importante per chi ha figli a carico.



In effetti, anche per questo mese l’INPS ha comunicato le date previste per i pagamenti ordinari, ma non tutti riceveranno la cifra completa. Ecco perché è utile fare un po’ di chiarezza su cosa aspettarsi, su cosa verificare e soprattutto su come recuperare eventuali arretrati.

Assegno unico date di pagamento e arretrati

Il calendario dei versamenti per l’assegno unico di maggio 2025 prevede che i primi pagamenti vengano effettuati intorno alla metà del mese, precisamente nei giorni tra il 15 e il 17 maggio. Queste sono le date dedicate a chi riceve l’assegno in maniera continuativa, ovvero senza variazioni rispetto ai mesi precedenti. Per chi, invece, ha presentato la domanda da poco oppure ha aggiornato l’ISEE recentemente, è probabile che il pagamento venga effettuato qualche giorno dopo, ma sempre entro la fine del mese.



Un punto fondamentale, però, è capire come fare per ricevere l’importo completo. Infatti, come ormai sappiamo bene, l’assegno unico è legato al valore dell’ISEE: più basso è l’indicatore, più alto sarà l’importo mensile spettante.

Come ottenere tutto l’importo dell’Assegno Unico (ilsussidiario.net)

Senza ombra di dubbio, chi non ha ancora aggiornato l’ISEE per il 2025 sta rischiando di ricevere la quota minima prevista, decisamente più bassa rispetto a quella teoricamente spettante. Ecco perché, anche se può sembrare una banalità, è importantissimo accedere al portale dell’INPS o farsi aiutare da un CAF per presentare la DSU aggiornata il prima possibile.



Va ricordato, però, che la legge prevede una tutela per chi si dimentica o ritarda questo passaggio: se l’ISEE aggiornato viene presentato entro il 30 giugno, si ha comunque diritto a ricevere gli importi arretrati a partire da marzo. Questo significa che, una volta sistemata la situazione, l’INPS provvederà automaticamente a ricalcolare la differenza e ad accreditarla nei mesi successivi.

Non è raro che alcuni genitori si accorgano solo a distanza di settimane che l’importo ricevuto è più basso del solito. In questi casi, è sempre utile controllare il fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS, dove si possono visualizzare i dettagli dei pagamenti, le motivazioni di eventuali riduzioni e, se necessario, inviare una segnalazione.

In definitiva, anche se il meccanismo dell’assegno unico può sembrare complicato a tratti, con un minimo di attenzione e un controllo puntuale della propria situazione, è possibile non solo ricevere quanto dovuto ma anche recuperare eventuali differenze. Maggio è il mese giusto per rimettere tutto in ordine.