Nullaosta per il rientro in Francia della salma di Auriane Nathalie Laisne, la 22enne trovata morta nella chiesa diroccata sopra La Salle, vicino ad Aosta, che sarebbe stata uccisa tra la fine di marzo e i primi di aprile scorso nello stesso luogo del rinvenimento del corpo. Le autorità italiane hanno concesso il via libera al rimpatrio e al seppellimento mentre le indagini sull’omicidio continuano. La ragazza, secondo i primi elementi emersi dall’autopsia, sarebbe stata uccisa a coltellate e c’è un giovane sospettato, ritenuto “gravemente indiziato” del delitto, fermato nei giorni scorsi oltralpe: si tratta di Sohaib Teima, 21enne italo-egiziano residente a Fermo che aveva una relazione con la vittima e che, stando a quanto riportato dalle agenzie di stampa, era già a processo a Grenoble per presunte violenze sulla stessa.
Il ragazzo è stato fermato nella serata del 10 aprile scorso, ricostruisce Ansa, dopo essere stato rintracciato a Lione. Sulla sua posizione pendeva la contestazione di “violazione del controllo giudiziario” a cui era sottoposto dalle autorità francesi a partire dal 13 gennaio precedente, dopo la denuncia per “violenza domestica e minacce volte a ritrattare la querela” ai danni della stessa Auriane Nathalie Laisne. Accuse che riguardano un procedimento pendente e per le quali l’udienza davanti al tribunale penale di Grenoble sarebbe fissata al 3 maggio prossimo.
Omicidio Auriane Nathalie Laisne a La Salle, attesa decisione sull’estradizione del giovane fermato
Il giovane arrestato in Francia dopo il ritrovamento del corpo di Auriane Nathalie Laisne comparirà inoltre il 18 aprile prossimo davanti ai giudici della Corte d’appello di Grenoble chiamati a decidere sulla sua consegna all’Italia. L’udienza riguarderà quindi l’eventuale estradizione del 21enne, raggiunto da un mandato d’arresto europeo che era stato spiccato dalle autorità italiane nell’ambito dell’inchiesta per omicidio aperta sulla vicenda della 22enne, trovata morta il 5 aprile scorso nella chiesa sconsacrata di La Salle, vicino ad Aosta.
Secondo gli inquirenti, l’omicidio di Auriane Nathalie Laisne sarebbe premeditato. Un “classico femminicidio” il cui movente sarebbe da individuare nella determinazione dell’indagato ad arrivare al “possesso” e “all’annullamento della volontà della vittima“. Stando ai primi risultati dell’esame autoptico, Auriane Nathalie Laisne sarebbe morta per dissanguamento avvenuto a seguito di diverse coltellate che l’avrebbero raggiunta al collo e all’addome. La 22enne sarebbe stata colpita in particolare vicino alla gola, dove un profondo taglio avrebbe provocato un’emorragia rivelatasi fatale. Sull’indiziato, secondo la Procura di Aosta, ci sarebbero “gravi indizi di premeditazione”. Chi ha ucciso Auriane Nathalie Laisne avrebbe poi “ricomposto il corpo mettendolo in una posizione fetale dormiente, con una pietra dietro la schiena per non farlo rotolare sul lato“.