E così anche il tradizionale Ballo delle Debuttanti all’Opera di Vienna si “apre” al nuovo che avanza, quella marcia dei “diritti” che vede come “offensivo” l’esclusiva partecipazione della coppia uomo-donna nel ballo del giovedì grasso di Carnevale. L’Austria si “apre” così al queer e dal prossimo Ballo delle Debuttanti – il celebre Opernball – esordiranno due donne in coppia: il punto è che non sono fidanzate né tantomeno lesbiche, ma “servono” per rappresentare un simbolo per la battaglia Lgbt di mezza Europa. Il curioso caso, raccontato oggi al Messaggero, trae spunto dalla decisione storica dell’Opera di Vienna di aprire alla “novità” pro-queer nel ballo che in maniera immutata procede dal lontano 1935: fra le decine di coppie di debuttanti sfilerà una coppia di donne anche se in realtà non hanno alcun legame tra di loro. Sophie Grau di 21 anni di Fellbach e Iris Klopfer di 22 di Ludwigsburg dicono di non essere una coppia lesbica e si sono registrate in tempo per partecipare al Ballo delle Debutanti del 20 febbraio.
DA RADETZKY AL QUEER: PROSEGUE IL POL.COR. DI VIENNA
Sono state subito prese, con una condizione però rimasta immutata: il dress code. In pratica, una delle due dovrà vestire con tanto di frac d’ordinanza, mentre il classico lungo bianco viene riservata all’altra parte della coppia. Il Ballo delle Debuttanti dell’Opera di Vienna vede come da tradizione l’esecuzione del Dreiviertel Walser, «il valzer a ritmo ‘ternario’ con rotazione a sinistra, vera peculiarità del Ballo, che per essere dominato richiede ore di corsi e di allenamento», spiegano i colleghi del Messaggero. Sophie ha scelto il frac, Iris invece l’abito femminile: la “novità” viene salutata con grande enfasi dalla madrina del Ballo, Maria Grossbauer: «infatti rispettano il criterio principale, sanno ballare il valser». Ma allora perché hanno deciso di partecipare se non sono una vera coppia? La risposta è semplice, per “sfondare” la tradizione a aprire alla battaglia Lgbt: «non siamo una coppia lesbica», ribadiscono le due ragazze giovanissime, bensì saranno una coppia “queer” (dall’inglese “gay, ndr”) come ribadisce Iris «Per me è facilissimo perché mi sento donna al 100%, ma con la nostra presenza volevo appoggiare Sophie a rompere i canoni sessuali». E così Vienna nel giro di poche settimane assiste a ben due “novità” sul fronte del politicamente corretto: prima la Marcia di Radetzky modificata al Concerto di Capodanno per renderla “meno nazista”, ora il Ballo delle Debuttanti con l’apertura alle coppie Lgbt (pur senza che lo siano davvero, ndr). Il mondo cambia, l’Austria lo insegue anche se per ora rischia di fare una “forzatura” della realtà per ribadire un’idea: e così da una “intenzione positiva” il rischio dell’ideologia è dietro l’angolo..