I bambini inglesi sono sempre più piccoli: una tendenza che preoccupa il Regno Unito, tanto da diventare addirittura un caso politico. Il leader laburista Keir Starmer, favorito alle elezioni di quest’anno, giorni fa ha intrapreso un tour per promuovere le salute dei bambini nel Nord-Ovest del Paese “perché sono più bassi dei loro coetanei di Haiti, più grassi di quelli francesi e meno felici dei turchi”. Tra le proposte del politico, quelle di predisporre controlli medici più frequenti, fermare la pubblicità di cibo spazzatura ed effettuare campagne per far lavare di più i denti ai più piccoli.
A preoccupare è anche l’altezza: i bambini britannici che entrano nell’età scolastica sono più bassi rispetto a quelli di altri Paesi. Come spiega Repubblica, nel 2010 l’altezza media dei bambini maschi a 5 anni era di 110.2 centimetri e nel 2022 è arrivata a 110.9. Per le bimbe si è passati da 109.3 a 109.9. I bimbi di altre Nazioni sono però cresciuti molto di più: negli ultimi 12 anni l’altezza media dei maschi di cinque anni ha perso 33 posizioni in UK nelle classifiche internazionali, arrivando al 102esimo posto dietro Egitto, Haiti e Ucraina. Le bimbe sono scese di 27 posti.
Sempre più bambini inglesi in stato di povertà: sono 4.3 milioni
Perché i bambini inglesi crescono meno rispetto a quelli degli altri Paesi? Il problema sembra legato ai livelli di povertà e malnutrizione che affligge milioni di minori nel Regno Unito, spiega Repubblica. A pensarla così a Majid Ezzati, professore di salute globale all’Imperial College di Londra: “La crescita dell’altezza dei nostri bimbi si è appiattita e la causa sembra essere la loro malnutrizione, soprattutto nelle famiglie e nelle comunità più povere del Paese” ha spiegato al Times. “Il cibo nutriente che favorisce lo sviluppo dei bambini senza farli ingrassare se lo possono permettere oramai sempre meno famiglie britanniche” ha aggiunto. Una situazione tragica.
Secondo uno studio di Obesity Reviews, su 66mila bambini nei Paesi più sviluppati al mondo, quelli inglesi ricevono il 61% delle loro calorie da cibi come snack confezionati, merendine, fast food, carni trasformate, bevande zuccherate e così via. Il dato emblematico riguarda il confronto con gli Stati Uniti: qui la percentuale è del 58%, dunque di meno rispetto al Regno Unito. Il numero dei bimbi malnutriti è in crescita a causa dei costi della vita e dell’inflazione, nonostante l’UK sia uno dei sette Paesi più ricchi. Potenti al mondo. Sono 4.3 milioni i bambini poveri in Gran Bretagna, ossia 3 su 10: un dato tragico.