Si inizia a intravedere seriamente la luce in fondo al tunnel stando a quanto spiegato dal professor Matteo Bassetti. Il primario di malattie infettive della clinica San Martino di Genova, facendo il punto sulla situazione epidemiologica ha infatti spiegato: “Con la primavera usciremo fuori dall’emergenza Omicron – le sue parole riportate da Skytg24.it – sicuramente arriveremo a una immunità del 100% grazie ai vaccini o perché saremo guariti. La discesa dei casi, già iniziata, sarà più veloce e tra 2-3 settimane caleranno anche i ricoveri e i decessi”. Di conseguenza, dovranno venire meno alcune misure restrittive, a cominciare dal green pass: “Ad inizio primavera va messo un punto. Col 95-96% di popolazione coperta dall’infezione grave, va tolto”, ha aggiunto parlando stamane con Libero. “La gente è stufa – ha continuato – non si può andare avanti così. Invito la politica a fare attenzione: un cittadino stufo, quando hai a che fare con una malattia infettiva, è il pericolo maggiore in cui puoi imbatterti, perché non segue più alcuna regola”.
Bassetti parla di “restrizioni insensate”, elencando ad esempio il “limite di 5 mila spettatori negli stadi, che poi non si capisce perché siano 5 mila sia a San Siro che ne può contenere 80 mila sia a La Spezia che ha 11 mila posti. Tra poco pare che si torni al 50%, e non ha comunque senso dato che nei cinema e nei teatri, quindi al chiuso, viene accettata la capienza totale. Limitare gli ingressi, con così tanti vaccinati, le mascherine e la sanificazione degli ambienti oltre che sbagliato è anacronistico”. Bassetti si dice contrario anche alla mascherina all’aperto, e le sue parole sono eloquenti a riguardo: “Non se ne può più, buttiamola! La Francia la abolisce martedì. Nel Regno Unito l’hanno vista appena. L’hanno abbandonata anche in gran parte della Spagna. Non vedo perché l’Italia debba proseguire. Se nelle prossime 2-3 settimane i dati del contagio e dei ricoveri continueranno a scendere sarà il momento di abbandonare le limitazioni, almeno quelle più cervellotiche”.
BASSETTI: “TAMPONI NELLE SCUOLE? BISOGNA TAMPONARE SOLO CHI STA MALE”
Servono novità anche per quanto riguarda i tamponi applicati alle scuole: “Bisogna smettere di fare il tampone a chi non sta male: è questo il vizio di forma, perché dal momento che scopri che uno è positivo non è che lo puoi mandare a scuola. Ma se la finiamo di controllare chi sta bene… Dobbiamo capire che i tamponi vanno fatti solo a chi ha sintomi e a chi deve uscire dalla quarantena. Siamo arrivati all’isteria”. Le parole di Bassetti proseguono verso la direzione della maggiore libertà: “Che un Paese di 60 milioni di abitanti consideri un’emergenza assoluta avere 1.500 persone in terapia intensiva mi sembra davvero esagerato”.
Chiusura dedicata alla sottovariante Omicron2, che pare di fatto identica alla sua ‘madre’: “E’ la fotocopia di Omicron1, un po’ più contagiosa. L’impatto su chi la contrae è il medesimo. In Danimarca, dove Omicron2 è diventata prevalente, c’è stata una riduzione dei ricoveri a fronte di un aumento del 50% dei contagi. Altro dato importante: da uno studio inglese emerge che con tre dosi il vaccino è ancora più efficace contro questa sotto-variante. Serve il coraggio, come comunità scientifica, di convincere la politica e in particolare il ministero della Salute, che questo virus grazie ai vaccini e all’immunità naturale nella stragrande maggioranza dei casi non si evolve più in forma grave”.