Tragedia a Budapest dove un battello carico di turisti è stato speronato involontariamente da un’imbarcazione molto più grande, sul Danubio. Stando a quanto raccolto dalla polizia locale, sono bastati solo 7 secondi affinché il battello colasse a picco, trascinando con se tutte le persone a bordo. 7 sono quelle già dichiarate morte, mentre vi sono ben 21 dispersi, il cui epilogo sarà probabilmente altrettanto drammatico. E’ vero, è stato trovato un sopravvissuto a circa 3 chilometri di distanza dall’incidente, ma la speranza che possa capitare qualcosa di simile affievolisce ogni minuto che passa. «Sulla base delle nostre informazioni, c’erano 35 persone a bordo – fanno sapere le autorità come riferisce il New York Times – due persone erano ungheresi, il capitano e un membro dell’equipaggio, e 33 erano sudcoreani. Dei 33, due erano guide turistiche e 31 erano turisti». Un 31enne che è scampato al disastro ha raccontato: «La gente si dibatteva nell’acqua nell’oscurità, gridando aiuto, ma non potevo far nulla». Così invece un’altra testimone, una 32enne coreana: «Quelli sul ponte sono stati tutti gettati in acqua, e quelli che erano nella cabina sottocoperta potrebbero non essere riusciti a scappare». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BUDAPEST, NAUFRAGIO SUL DANUBIO: 7 MORTI
Battello si rovescia nel Danubio: tragedia a Budapest dove una piccola nave che trasportava 33 passeggeri sudcoreani e due componenti dell’equipaggio ungheresi è affondata dopo uno scontro con un’altra imbarcazione. Il bilancio dell’incidente nel fiume, verificatosi all’altezza del palazzo del Parlamento, è attualmente di 7 morti ma sembra destinato a salire visto che i dispersi sono 21. Come riportato da La Stampa, il ministero degli Esteri della Corea del Sud ha confermato che 33 suoi cittadini si trovavano sulla nave da turismo e che 19 sono ancora dispersi. Il presidente sudcoreano, Moon Jae-in, ha dato incarico ai propri funzionari di impiegare “tutte le risorse disponibili” per sostenere le operazioni di soccorso in Ungheria. Tra gli atti del presidente Moon anche il lancio di una task-force governativa guidata dal ministro degli Esteri, Kang Kyung-wha, per affrontare l’incidente.
BATTELLO DI TURISTI SI ROVESCIA NEL DANUBIO
Il battello su cui viaggiavano i 33 turisti sudcoreani affondati nelle acque del Danubio è stata identificata come la `Hableany´ (Sirena). L’imbarcazione viene descritta sul sito web della compagnia turistica come “una dei componenti più piccoli della flotta”: ha due ponti e una capacità di 60 persone, o 45 per crociere turistiche della città. Secondo quanto riportato dai media locali, al momento dell’incidente tra le due navi turistiche che ha portato la Hableany ad affondare, le acque del Danubio si ingrossavano paurosamente e il fiume scorreva veloce sotto la spinta della fitta pioggia che scendeva in quegli istanti. Proprio le difficili condizioni meteorologiche e le forti correnti del fiume stanno complicando non poco le operazioni di ricerca dei dispersi. La compagnia Panorama Deck che gestisce il barcone affondato ha dichiarato di “aver mobilitato tutti i mezzi disponibili per salvare la vita delle persone” coinvolte. Le cause della collisione con l’altra nave turistica sono ancora da stabilire.