La Beata Vergine Maria Addolorata sottolinea le sofferenze della Madonna come madre, nelle quali ogni fedele può identificarsi
Il 15 settembre di ogni anno la Chiesa celebra la Beata Vergine Maria Addolorata, titolo mariano che onora Maria, madre di Gesù, per i suoi profondi dolori e la sua partecipazione al mistero della redenzione di Cristo. La data non è casuale, ma viene subito dopo l’Esaltazione della Santa Croce che vede Maria in ginocchio ai piedi del figlio morente.
La rappresentazione della Beata Vergine Maria Addolorata nell’arte e nella letteratura
Nell’iconografia comune, Maria è, in questo caso, raffigurata vestita di nero e con un viso giovane e bellissimo, ma devastato dalla sofferenza, in lacrime e con gli occhi rivolti a Dio in cielo. Come non ricordare, inoltre, la Pietà di Michelangelo, con il corpo del Cristo morto sul grembo di una desolata Addolorata. In questo solenne giorno, si ricordano le immani sofferenze vissute dalla Madonna non solo durante la Passione del Cristo, ma anche prima, in alcuni episodi della vita di suo Figlio.
Molti sono i testi che, nel corso della storia, sono stati composti per la Vergine Maria Addolorata, tra i quali non si può dimenticare lo “Stabat Mater” di Jacopone da Todi risalente al XII secolo, vera e propria contemplazione della figura di Maria sotto la croce dove è stato crocifisso Gesù. Non si contano poi le congregazioni sorte in virtù di questo culto, come ad esempio la Compagnia dei Serviti nata a Firenze su iniziativa di una compagnia fiorentina dei Laudesi, nata in un periodo di lotte intestine nella città toscana.
Le sette sofferenze della Beata Vergine Maria Addolorata
I dolori di Maria Addolorata sono sette, primo fra tutti la triste profezia fatta da Simeone, quando Gesù era solo un neonato: predisse a Maria che una spada le avrebbe trafitto il cuore.
Ci sono poi la fuga della Sacra Famiglia in Egitto per sfuggire alle persecuzioni sanguinose di Erode, la scomparsa di Gesù ritrovato poi a predicare nel tempio e l’incontro, durante la Passione, tra Gesù e sua Madre.
Gli ultimi dolori di Maria sono la crocifissione del Cristo, la sua deposizione tra le sue braccia e infine la sepoltura.
Si tratta di dolori nei quali ciascun cristiano può identificarsi, sofferenze nella carne e nello spirito, che portano a rivolgersi all’Avvocata, alla “Consolatrice degli afflitti” alla quale aggrapparsi per affrontare il duro viaggio terreno.
Le tradizioni in occasione della Beata Vergine Maria Addolorata e il Patronato di Monterosso Almo
Tra le celebrazioni in onore della Beata Vergine Maria Addolorata vi sono quelle settembrine di Fiano Romano e di Taviano. Nel borgo salentino si ricorda l’intercessione di Maria Addolorata nel fermare le terribili pestilenze che colpirono questa terra nel 1866 e nel 1894. Il cuore della festa è il Santuario della Beata Vergine Maria Addolorata, tra processioni, preghiere e celebrazioni eucaristiche, senza dimenticare le degustazioni di biscotti alle mandorle, pasticiotti e gelati in occasione della Sagra te la Mennula BBrustulita.
A Monterosso Almo, in Sicilia, i festeggiamenti iniziano con il suono delle campane e lo scoppio di mortaretti, fiere gastronomiche, fuochi d’artificio, novenari presso il Santuario Diocesano dell’Addolorata e la processione del simulacro tra petali azzurri.
La Beata Vergine Maria Addolorata è Patrona del borgo siciliano di Monterosso Almo, in provincia di Ragusa, sito sui Monti Iblei a 700 m di altezza.
“U chianu”, ossia la centralissima Piazza San Giovanni, è il cuore di Monterosso Almo e vi si affacciano edifici dell’800 e del ‘900 come il Palazzo Cocuzza sede del Museo Civico, il Palazzo Sardo e il Palazzo dei Baroni di Noto.
Una delle costruzioni sopravvissute al sisma del 1693 è la Chiesa di San Giovanni Battista, con una maestosa facciata introdotta da una elegante scalinata; altrettanto incantevole è la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta con la facciata in bugnato, nella quale è conservato un prezioso crocifisso quattrocentesco.
Si consiglia di visitare, appena fuori dal centro, l’Ipogeo di Calaforno, antico nascondiglio dei cristiani in epoca romana e soprattutto le Grotte dei Santi splendidamente affrescate.
I Santi del giorno
Il 15 settembre si ricordano, tra gli altri, San Baldo, Sant’ Albino di Lione, Beato Camillo Costanzo, San Murdaco, Santa Oranna, Beato Ladislao Miegon, San Valeriano di Tournus, Santa Eutropia, Beato Tommasuccio di Foligno, Beato Pasquale Penades Jornet e Beato Cristiano da Perugia.