Il 7 settembre è il giorno dedicato a una figura molto particolare: Beato Guido d'Arezzo, l'inventore della scrittura musicale moderna
Tutti gli anni, il 7 settembre, la Chiesa ricorda Beato Guido d’Arezzo, conosciuto perché inventore della scrittura della musica. Il suo contributo fu fondamentale perché ideò il tetragramma che negli anni si è evoluto nell’attuale pentagramma.
Beato Guido d’Arezzo: un genio della musica invidiato dagli altri monaci
Guido nasce nel 991 ad Arezzo. Poche sono le notizie che sono giunte fino a noi riguardo la sua infanzia, c’è traccia però del suo ingresso nell’Abbazia di Pomposa – vicino Ferrara – come monaco benedettino nell’anno 1013. L’Abate, valutando la sua vocazione per la musica, assegna al giovane Guido il compito di insegnarla agli allievi più giovani. Il monaco svolge la mansione con entusiasmo ma trova enormi difficoltà nel rappresentare le melodie agli scolari.
Dato che a quei tempi il maestro faceva udire la musica agli allievi che erano costretti a continue ripetizioni, Guido fece un’innovazione. Trova il modo di scrivere le note e le melodie, facilitando così l’apprendimento dei giovani. Il cambiamento è epocale: Guido diventa famoso in tutta l’Italia, ma i vecchi monaci ancorati alle tradizioni lo ostacolano continuamente. In breve è costretto ad abbandonare l’abbazia per evitare contrasti insanabili con i confratelli.
L’Abate suo omonimo non riesce a ricomporre il dissidio e allora spende belle parole per lui presso il Vescovo di Arezzo Teodaldo, suo amico. La città aretina era sprovvista di monasteri, quindi il vescovo dirotta Guido verso una scuola di canto. E’ la svolta: il rivoluzionario modo di scrivere musica del monaco diventa famoso. Guido insegna ai giovani locali la musica con ottimi risultati e la sua fama arriva alle orecchie di Papa Giovanni XIX che lo invita a Roma. Gli ultimi anni Guido li trascorre come Priore di Pomposa, proprio da dove era partito.
Beato Guido d’Arezzo: destinato a essere Patrono della Musica
Guido Monaco Pomposiano più noto come Guido d’Arezzo è considerato l’inventore della notazione musicale moderna. Per questo motivo è accreditato come Patrono dell’Educazione Musicale, mentre non risulta patrono di nessuna città italiana. Si deve a lui l’opera Micrologus, dove esponeva i criteri adottati nella rappresentazione delle note e delle melodie. Guido dedicò questo libro al Vescovo di Arezzo Teodaldo in segno di gratitudine per la sua assegnazione alla dirigenza della scuola di canto locale. Nella celebrazione ecclesiastica del giorno 7 settembre Guido da Arezzo è chiamato Beato. Papa Giovanni XIX voleva si trasferisse a Roma, ma Guido declinò l’invito a causa della sua salute piuttosto cagionevole.
Gli altri Santi del giorno
Il 7 settembre si festeggiano anche i seguenti Santi: San Calcedonio martire, Beata Eugenia Picco vergine, San Vivenzio di Reims vescovo, Beato Alessandro da Milano francescano, San Clodoaldo principe e sacerdote, Santa Regina di Alise vergine e martire, Beato Leonardo mercedario, San Grato di Aosta e i Santi Festo e Desiderio martiri. Questi ultimi sono stati martirizzati a Pozzuoli insieme al Vescovo Gennaro, ben più conosciuto per essere stato poi nominato Patrono della città di Napoli. I tre vennero imprigionati dal giudice Dragonzio per essersi professati cristiani e, invitati ad abiurare il loro credo, sono rimasti fedeli alla loro religione. Morirono decapitati.
