E' morto Benedetto Cereaulo, il killer, già condannato a 28 anni di galera, di Maurizio Gucci: si è sparato dopo una lite col figlio
E’ morto in queste ore Benedetto Ceraulo, si tratta di colui che uccise Maurizio Gucci, noto imprenditore italiano, nel 1995, omicidio commissionato dalla sua compagna, Patrizia Reggiani, poi soprannominata Lady Gucci. Benedetto Ceraulo aveva 63 anni e il 22 aprile scorso era rimasto gravemente ferito a seguito di una lite molto violenta con il figlio.
Come riferisce il Corriere della Sera, otto giorni fa aveva ferito con due colpi di pistola Gaetano Cerulo, il figlio di 37 anni, durante un drammatico alterco scoppiato nell’abitazione dove viveva lo stesso killer, in provincia di Pisa, precisamente a Santa Maria a Monte: aveva poi rivolto l’arma a se stesso e si era sparato. Cerulo era stato rinvenuto in condizioni disperate a seguito del ferimento, e si trovava ricoverato in condizioni molto gravi presso l’ospedale di Pisa. Dopo aver ferito il figlio aveva infatti deciso di spararsi alla testa, nel tentativo di suicidarsi, ma non era morto immediatamente per poi esalare l’ultimo respiro in queste ore.
BENEDETTO CERAULO, LA LITE DOPO IL GRAFFIO SULL’AUTO
La pistola con cui si è sparato, una calibro 6.75 rinvenuta sul luogo dell’aggressione, aveva la matricola abrasa, di conseguenza potrebbe risultare essere rubata o comunque venduta in maniera illecita. Quattro i colpi sparati: tre al figlio, due alla faccia e uno alla spalla, e poi l’ultimo che Benedetto Ceraulo ha sparato a se stesso.
Secondo quanto riferisce il quotidiani di via Solferino sembra che la lite fra padre e figlio sarebbe nata a seguito di un graffio che Gaetano avrebbe fatto all’auto del padre, così come da ricostruzione dei carabinieri. I due avrebbero quindi iniziato a discutere dopo di che dalle parole si sarebbe passati ai fatti, fino al tragico epilogo. Fortunatamente il figlio non ha riportato gravi conseguenza, ma il ragazzo è ovviamente rimasto ferito nell’anima, così come si evince da un duro post di sfogo pubblicato sulla sua pagina Facebook, attraverso cui ha condannato senza se e senza ma il terribile gesto del suicidio del padre.
BENEDETTO CERAULO, LA “CONDANNA” DEL FIGLIO
Il figlio descrive il suicidio del suo caro come un gesto “terribile e vile” nello stesso tempo, specificando che non si riferisce a ciò che ha fatto allo stesso o al cane Arturo (avrebbe ferito anche il cagnolino), bensì al tentativo di suicidio, purtroppo conclusosi con l’evento morte. “Il dolore dell’anima – conclude il suo posto – resta per sempre”.
E pensare che quella di Benedetto Ceraulo e del figlio Gaetano doveva essere una “reunion” in un periodo di festa, di serenità e tranquillità, visto che i due si erano dati appuntamento a Pisa per passare il periodo pasquale e del primo maggio, conclusosi purtroppo in tragedia. Si chiude così la vita di un uomo che divenne famosissimo nel 1997, quando venne arrestato e poi condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Maurizio Gucci. A marzo 2000 il processo d’Appello ridusse la pena a 28 anni e 11 mesi, condanna poi confermata in Cassazione e quindi totalmente scontata da un paio d’anni grazie alla buona condotta.
