Il climate change? Una truffa, anzi la madre di tutta le truffe. Ne è certo il professor Francesco Benozzo, docente di filologia romanza all’Università di Bologna che era stato sospeso temporaneamente in quanto non in possesso del Green pass, in quanto contrario. In precedenza si era mostrato critico anche contro la gestione della pandemia. In un’intervista alla rivista Social Anarchism di Baltimora ha affermato che il climate change «opera su un lavaggio del cervello iniziato ormai 30 anni fa, che sfocia nel delirio antropocenico attuale» e si è schierato contro la transizione ecologica. Di questo “delirio” sono portavoce secondo Benozzo «Papa a Noam Chomsky», così come «i padroni delle finanze del pianeta» e i filosofi della green culture. «In ciascuno di noi è stata martellata e inculcata in questi anni l’idea di essere responsabile in prima persona del declino del pianeta e della sua fantomatica distruzione imminente, a ciascuno di noi è stato instillato il senso di colpa verso il mondo che consegniamo alle generazioni future». Benozzo fa riferimento a fotovoltaico, raccolta differenziata, pannelli solari e usi virtuosi dei mezzi tecnologici.
Tutti strumenti che per Benozzo sono discutibili per quanto riguarda i riscontri effettivi e che «presto diventeranno, attraverso nuovi e sofisticati green pass, la condizione imposta per godere di diritti e libertà inalienabili». Ora con il giurista internazionale Luca Marini ha fondato in questi giorni l’Osservatorio contro la transizione ecologica (Octe), ospitato sul sito dell’European Centre for Science Ethics and Law (ECSEL). Sono gli stessi due professori che hanno lanciato l’Osservatorio contro la sorveglianza di Stato e il Comitato per l’Etica della Biomedicina. L’iniziativa, che è stata annunciata anche dallo storico Franco Cardini, ha come obiettivo il contrasto delle azioni degli stakeholders per limitare diritti e libertà fondamentali tramite «la mono-narrazione catastrofistica relativa al climate change».
“PRIMA PARLAVANO DI ERA GLACIALE, ORA…”
Questo comitato, formato da accademici e esperti di diverse università, è in via di formazione, ma può contare già su Michael Shellenberger, fondatore e presidente di Environmental Progress, Berkeley (USA). In particolare, intende «smascherare un lessico funzionale a logiche di soggiogamento» che sarebbero già emerse con il green pass e che condizioneranno a detta di questi esperti la fruizione di beni o prestazioni essenziali. Quindi, l’obiettivo di Octe è fornire «strumenti di analisi critica per alfabetizzare i cittadini in un campo dove la disinformazione agisce prima di tutto a livello istituzionale», scrive Franco Cardini a proposito dell’iniziativa di Francesco Benozzo e Luca Marini. Il primo a proposito del global warming, ha spiegato che trentacinque anni fa c’erano «i guru del “global cooling”, e additavano proprio noi cittadini come i responsabili di una nuova era glaciale che avrebbe congelato la terra entro pochi decenni». Nella stessa intervista si è detto stupito dal fatto che nei giorni in cui veniva emesso un Daspo contro Stefano Puzzer (il portuale di Trieste), le autorità governative e il Papa accoglievano Greta Thunberg, «omaggiandola per l’ennesima volta di oro incenso e mirra, e utilizzando oltretutto la sua presenza per diffondere la religione vaccinale».