Beppe Signori assolto dallo scandalo Calcioscommesse anche dal tribunale di Modena: "Sono un combattente, volevo la verità"
Aveva la possibilità di scegliere di percorrere la via della prescrizione, Beppe Signori. Ma non voluto minimamente saperne, in quanto era intenzionato a provare la sua innocenza e a fugare ogni dubbio che potesse essere sorto attorno alla sua persona e alla sua figura di sportivo. Il riconoscimento dell’innocenza, giunto in questa settimana conclusiva del mese di marzo, ha regalato profonda gioia al diretto interessato, finalmente liberatosi da un incubo.
BEPPE SIGNORI: “FINALMENTE LA VERITÀ”
Beppe Signori, assolto con formula piena, potrà leggere le motivazioni complete della sua assoluzione nel giro di novanta giorni, ma intanto è stata ufficializzata la sua estraneità alla sospetta combine di Modena-Sassuolo e Modena-Siena, gare giocate nel 2011. Alla fine del processo a Modena, che ha fatto seguito alla sentenza di assoluzione pronunciata un mese fa dai giudici del tribunale di Piacenza (era imputato per l’incontro tra Piacenza e Padova del 2 ottobre 2o10), Signori ai microfoni del quotidiano “Il Resto del Carlino” ha asserito con estrema schiettezza: “Sinceramente non mi reputo un presuntuoso, ma una persona che voleva la verità. Sono trascorsi dieci anni lunghi, che non mi restituirà nessuno, ma sono un combattente. Ho rinunciato alla prescrizione per arrivare fino in fondo, perché avrebbe comunque lasciato un’ombra di dubbio e questa assoluzione è la cosa più importante”.