La terza ondata di coronavirus arriverà all'inizio del 2021. Ne è convinto Guido Bertolaso che poi ha messo in guardia: “Liberi tutti a Natale? Vi sbagliate”
L’ex numero uno della Protezione Civile, Guido Bertolaso, invita il governo a prepararsi fin da ora ad una terza ondata, che quasi sicuramente arriverà con l’avvento del 2021. Nonostante a mesi, se non a settimane, dovrebbe essere disponibile il tanto agognato vaccino covid, la situazione non svolterà se non fino alla prossima estate secondo gli esperti, di conseguenza, bisognerà convivere ancora un po’ con la pandemia. “Tra febbraio e marzo ci sarà una terza ondata Covid – le parole di Bertolaso ai microfoni di 105 Friends su Radio 105 – e se qualcuno pensa che a Natale saremo tutti belli liberi dal virus si sbaglia”. L’ex capo della Protezione Civile ha poi parlato della situazione covid in Umbria, regione per cui è consulente nella gestione della pandemia: “la situazione è abbastanza sotto controllo grazie anche agli ospedali da campo militare e della Croce rossa che sono stati montati a Perugia e Terni. Assieme al piano che si è redatto – ha aggiunto – credo che l’Umbria sia in grado di resistere”.
BERTOLASO “TERZA ONDATA A FEBBRAIO”, GLI FA ECO CONTUCCI
Bertolaso non è ovviamente l’unico esperto convinto che l’Italia sarà investita da una terza ondata. Pierluigi Contucci, direttore dell’Istituto di Alta Matematica dell’Università di Bologna, aveva ad esempio dichiarato pochi giorni fa al Corriere della Sera “la terza ondata ci sarà a meno di non poter avere un vaccino che diventi operativo ed efficace entro l’estate”. E proprio l’estate, secondo Contucci, ci ha di fatto rovinato, ed è per questo che a Natale non sarà un liberi tutti: “La cosa più pericolosa è fare finta di niente, come è successo l’estate scorsa. Natale? La cosa più importante è evitare un rilassamento delle abitudini come abbiamo fatto nell’estate scorsa quando ci è sembrato di essere fuori dall’epidemia e abbiamo cominciato a comportarci come se il virus non fosse mai esistito. Dobbiamo continuare ad attenerci alle misure di distanziamento – aveva concluso – un sacrificio che vale la pena anche per salvaguardare le persone a noi più care, a cominciare dagli anziani”.
