La bimba di 9 mesi sbranata ad Acerra oggi a Storie Italiane: tutti gli aggiornamenti sull'indagine, ecco che cosa potrebbe emergere a breve

Storie Italiane era in diretta stamane da Acerra, la cittadina vicina a Napoli dove la piccola Giulia di nove mesi è morta sbranata dal pitbull di casa. Ieri una giornata importante dal punto di vista investigativo visto che si sono tenute ben otto ore di sopralluogo nell’abitazione dove la povera Giulia è morta, con diverso materiale sequestrato da chi indaga. Vito Francesco Paglia, inviato di Storie Italiane, era in collegamento proprio dalla casa possibile teatro dell’omicidio: “Gli uomini della polizia scientifica hanno utilizzato il luminol in tutta la casa, non solo nella stanza dove è stata trovata la bimba.



“Il papà – ha continuato – ha detto di aver portato la bimba al pronto soccorso appena si è accorto”, un percorso lungo circa 300 metri che il padre della piccola Giulia di Acerra ha fatto in tutta velocità con le ciabatte ai piedi, forse compiuto in due o tre minuti al massimo. “Perchè il medico del pronto soccorso ha detto che la bimba era già morta da mezz’ora? Possibile che il padre fosse immerso in un sonno profondo perchè sotto effetto di cannabinoidi o è successo dell’altro? Secondo l’avvocato è comunque impossibile che il padre della piccola abbia ripulito la stanza visto che il giorno della “pulizia” era all’interrogatorio. non stai dicendo la verità”.



BIMBA SBRANATA AD ACERRA, ATTESE NOVITA’ DOMANI

Vito Francesco Paglia ha spiegato anche che: “Domani l’uomo potrebbe fare i nomi e i cognomi di chi avrebbe ripulito l’appartamento e domani ci sarà anche la nomina del perito che esaminerà il cellulare di Vincenzo Loffredo, il piccolo della bimba” e che potrebbe fornire risposte importanti in merito alla famosa serata della morte della piccola Giulia.

Per Antonio Marziale: “C’è imperizia della cura dei genitori verso la piccola, già il padre che dormiva profondamente perchè faceva uso di cannabis. La narrazione non mi convince: poniamo caso che il cane abbia azzannato la bimba, la prima cosa che fai è pensare a salvare la bimba e nessuno pensa a pulire la scena. Se ti metti a pulire qualcosa devi nascondere e allora vuol dire che non stai dicendo la verità”.



BIMBA SBRANATA AD ACERRA, MASSIMO LUGLI: “NESSUN ILLECITO”

Per Massimo Lugli: “Mi sembra che sulla causa della morte non si possano fare fantasie, la bimba aveva dei segni di morte. La scena del delitto non è inquinata lì per lì, entrano in una cosa accessibile ufficialmente, quindi può essere una reazione emotivo, togliere il sangue, bisognerebbe andarci cauti, soprattutto quando non abbiamo comportamenti illegali”.

Ricordiamo che l’avvocato del padre della piccola ha spiegato che la casa non aveva i sigilli subito dopo il primo arrivo degli inquirenti, di conseguenza coloro che hanno pulito la casa non avrebbero commesso alcun illecito. Resta il problema del cane, che già in passato aveva dato dei segnali di grande aggressività, visto che stando ad alcuni testimoni avrebbe sbranato un cane di piccola taglia del palazzo.

BIMBA SBRANATA AD ACERRA, L’INTERVISTA AL VETERINARIO

Storie Italiane ha parlato anche con il veterinario che ha visionato il cane Tyson, il pitbull che ha appunto ucciso Giulia: “Quando è arrivato da noi il cance non c’erano tracce evidenti di sangue, mentre sull’altro cane una piccola macchia. Siamo in attesa di ulteriori evidenze, arriveranno fra 10 e 15 giorni”.

E ancora: “L’aggressività? No assolutamente, non ero presente all’accaduto ad Acerra, ma con noi non ha mai manifestato alcun segno di aggressione verso di noi ne tanto meno verso altri animali. Può spezzare un pitbull il collo ad una bimba? Non è così frequente”. E ancora: “Il materiale organico lo si può riscontrare nel cavo orale nell’immediatezza, ma non a distanza. Si potrebbero lavare le tracce, sia in casa che sull’animale, ma le tracce potrebbero essere altrove”.