Per il bonus anziani nel 2025 si prospetta una riduzione dei paletti che possa aumentare la platea dei beneficiari.

Il 2025 potrebbe ampliare la platea di beneficiari del bonus anziani che prevede l’assegnazione di 850 mensili da integrare all’accompagnamento, purché soddisfi alcune condizioni importanti (avere delle difficoltà economiche, uno stato di salute grave e più di 80 anni).

La misura attuale prevede dei paletti che potrebbero escludere un po’ di cittadini, dato che occorre avere un ISEE sociosanitario inferiore a 6.000€, comprovare lo stato grave di salute (valutato dalla Commissione medico legale dell’ente previdenziale italiano) e percepire un assegno di accompagnamento.



Novità sul bonus anziani 2025: guida

Fonte: Pixabay.com

A dare un anticipo sulle potenziali novità del bonus anziani che già nel 2025 potrebbe cambiar forma è il quotidiano il Messaggero, con l’idea di Marina Elvira Calderone, ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, che appoggia quanto desiderato da Matteo Salvini: escludere la prima casa dall’ISEE.



Con una simile strategia moltissimi anziani – in stato di effettivo bisogno – potrebbero rientrare nell’incentivo, che limita (e anche di molto), il limite massimo dell’ISEE.

Oggi il problema più impattante che attua delle restrizioni ingenti, è indubbiamente il requisito di comprovare un gravissimo stato di salute, valutato poi dalla Commissione delegata dall’INPS.

Il principio del “gravissimo stato di salute”

La valutazione dello stato di salute dell’over 80 che potrebbe rientrare nel bonus anziani, si basa sull’esame e l’analisi della documentazione prodotta dal richiedente in cui si dovrebbe evincere una assistenza continuativa (non obbligatoriamente supportata da un sanitario), e da una disabilità elevata.



I due principi devono combaciare, specificando che l’anziano non per forza dev’essere attaccato a delle apparecchiature vitali, ma l’assistenza è essenziale per evitare che una mancata osservazione possa peggiorare la malattia o portarlo perfino alla morte.

Il criterio “sociale”

Un altro criterio da soddisfare è di tipo sociale. Durante l’istanza ci sarà un questionario al quale rispondere, dove si evidenziano eventuali aiuti economici già ottenuti da altri enti, il contesto familiare in cui vive l’anziano e altri quesiti che porteranno a totalizzare un punteggio specifico.

Il sistema – in base alle risposte ricevute – farà un calcolo matematico in modo autonomo, e il minimo da dover raggiungere sarà 8.

Il Messaggero conclude sostenendo che le aspettative sono state basse a causa degli eccessivi paletti, tanto che le risorse destinate al bonus anziani da 850€ non si sono esaurite.