Bonus casalinghe 500 euro/ Tra welfare e realtà, cosa c’è di vero?
Bonus casalinghe €500, tra sogno e realtà. Csa c’è di vero dietro alle promesse di finanziare la formazione digitale delle casalinghe?
Esiste un’incognita sull’esistenza del bonus casalinghe di 500 euro al mese, la cui erogazione sarebbe gestita dall’INPS che amministrerebbe le finanze messe a disposizione dal governo, per la formazione digitale di uomini e donne dediti al lavoro di casa. Tutto vero?
Bonus casalinghe 500 euro: tra welfare e realtà
È sicuramente vero che la stagione seguita alla crisi economica dovuta alla pandemia di covid-19 e successivamente al conflitto in Ucraina, ha scatenato un periodo di misure di welfare, messe a punto dal governo come il bonus 200 euro prima pensato per i dipendenti pubblici, pensionati e stagionali. Successivamente esteso anche ai liberi professionisti autonomi e partite IVA, di disoccupati e percettori del reddito di cittadinanza.
Tuttavia nonostante l’annuncio di questa misura di welfare che sarebbe stata corrisposta per tutti i redditi rientranti nel indice ISEE di 35.000 euro, questa somma potrebbe essere rivista al ribasso a seguito della pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Infatti sono state inserite delle modifiche che potrebbero pregiudicarne l’integrità. E così i €200 potrebbero restare tali, ma soltanto per redditi inferiori a 35.000.
Bonus casalinghe 500 euro: cosa bolle in pentola?
Allo stesso modo possiamo pensare che venga confermata la proposta di bonus da 500 euro al mese per le casalinghe? Probabilmente anche questa misura potrebbe subire delle modifiche prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale e così le casalinghe potrebbero ottenere il diritto alla pensione sociale.
Coloro che sono oltretutto percettori dell’assegno unico, potrebbero avere diritto ad una formazione per la digitalizzazione qualora svolgano lavori di casa. Tuttavia il cosiddetto bonus casalinghe di 468,10 euro che spetta per tredici mensilità corrisponde all’assegno sociale, che svolge una finalità previdenziale e può essere richiesto da tutti i cittadini che abbiano compiuto i 67 anni di età.
Esso può essere percepito anche in aggiunta al cosiddetto assegno un unico, che è un sostegno alla famiglia in presenza di figli. Cos’è sulla base delle tra del figlio che può andare da 50 euro fino a 175 euro, con maggiorazione in presenza di tre figli.
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