Il bonus centri estivi è una vera boccata d'ossigeno per le famiglie, ecco chi e come può richiederlo oggi

Arriva un bonus dedicato ai genitori con figli tra i 3 e i 14 anni: un aiuto concreto per affrontare le spese dei centri estivi in Italia.

C’è un momento, per ogni famiglia, in cui l’estate non significa solo vacanza, ma anche organizzazione, incastri, e soprattutto costi. Finisce la scuola, inizia la stagione calda e con essa l’esigenza – per molti genitori – di trovare un’alternativa valida, sicura e stimolante per i propri figli durante i mesi in cui le attività scolastiche sono sospese.



I centri estivi rappresentano una soluzione preziosa, perché permettono ai ragazzi di trascorrere giornate all’aria aperta, tra sport, laboratori creativi, giochi di gruppo e tanto divertimento. Però, come spesso accade, la qualità ha un prezzo. E proprio su questo punto, la differenza la fanno i bonus.

Bonus centri estivi: come richiederlo

Quando si parla di politiche sociali, i contributi mirati fanno la vera differenza tra chi può permettersi un’estate serena per i propri figli e chi invece è costretto a rinunciare a esperienze fondamentali per la crescita. Ed è qui che entra in gioco una misura molto attesa da molte famiglie italiane. Un sostegno pensato proprio per alleggerire il peso economico delle attività estive e garantire a tutti, indipendentemente dalla condizione economica, la possibilità di offrire ai propri figli un’estate formativa e divertente.



Ecco chi e come può ricevere il bonus per i centri estivi (ilsussidiario.net)

Stiamo parlando del Bonus centri estivi 2025, un contributo che può coprire totalmente o parzialmente il costo sostenuto per la partecipazione a un campo estivo in Italia. Il beneficio è riservato ai ragazzi tra i 3 e i 14 anni, per il periodo che va da giugno a settembre, e riguarda una fascia specifica della popolazione. A poterne fare richiesta sono infatti i figli, o gli orfani ed equiparati, di dipendenti o pensionati della pubblica amministrazione, a patto che siano iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.



La misura è stata pensata per offrire un sostegno concreto proprio nei mesi in cui le famiglie devono riorganizzare la routine quotidiana senza l’appoggio della scuola. Il contributo viene erogato in base al valore ISEE del nucleo familiare, per garantire un criterio di equità e permettere un accesso proporzionato al reddito. Chi ha meno, riceverà di più. È una logica semplice, ma fondamentale per un vero welfare.

Senza ombra di dubbio, questo bonus rappresenta una boccata d’ossigeno per tanti genitori che ogni anno si trovano ad affrontare l’estate con preoccupazione più che con leggerezza. Un modo per rendere accessibili ai bambini esperienze di crescita importanti, e allo stesso tempo per permettere alle famiglie di affrontare l’estate con meno ansia e più serenità. E mai come quest’anno, ce n’era davvero bisogno.