Bonus giovani: assunzioni stabili e contributi azzerati, ecco come funziona
Finalmente c’è il via libera per il tanto atteso decreto attuativo che porta una boccata d’aria fresca per i giovani under 35!
Bonus giovani: arriva l’esonero contributivo per le assunzioni
Grazie a questo decreto, i datori di lavoro che decidono di assumere un giovane mai occupato a tempo indeterminato, o che trasformano un contratto a tempo determinato in uno stabile, potranno beneficiare di un esonero dai contributi previdenziali. Tradotto in parole semplici: niente contributi per un massimo di 500 euro al mese per ogni giovane assunto, per ben 24 mesi! E se l’assunzione avviene nelle regioni del Sud, il bonus arriva addirittura a 650 euro. Insomma, una vera e propria spinta per dare una possibilità ai ragazzi e al tempo stesso per sostenere le aree che ne più hanno bisogno.
Come funziona il bonus giovani e chi può approfittarne
Ma come funziona esattamente il bonus giovani? Semplice: se sei un datore di lavoro e assumi personale non dirigenziale a tempo indeterminato, oppure trasforma un contratto a tempo determinato in uno stabile, hai diritto a questo super bonus. Però, attenzione, c’è una condizione: nei sei mesi precedenti non devono esserci stati licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi.
Un’altra cosa importante: il bonus giovani non si può cumulare con altri esoneri contributivi, ma può essere combinato con la maxi-deduzione per le nuove assunzioni (quella introdotta dalla riforma dell’Irpef, che durerà fino al 2027). Il governo ha messo sul piatto ben 1,429 miliardi di euro per il Programma Nazionale Giovani, Donne e 2021-2027, e la Commissione Europea ha dato il via libera a fine gennaio. Ora manca solo il passaggio agli organi di controllo, e presto potremo vedere i risultati concreti di questa misura che punta a rilanciare l’occupazione giovanile in Italia.
