La conferma del bonus mobili per l'intero 2026 è arrivata in maniera inaspettata. Resta invariata la soglia limite e la percentuale al 50%.
Per i più ansiosi, la manovra conferma il bonus mobili 2026. Si potrà beneficiare di un benefit fiscale sull’acquisto di grandi elettrodomestici e arredamento, a patto di effettuare lavori svolti al miglioramento energetico e alle ristrutturazioni.
Nel frattempo che il Ministro dell’Economia si dedicherà a perfezionare i dettagli per approvare l’incentivo, si discute già della possibilità di sterilizzare misure come la plastic e la sugar tax (rispettivamente previste entro il 1° di luglio e il 1° di gennaio).
Il bonus mobili 2026 verrà prorogato
La conferma della proroga del bonus mobili per il 2026 arriva in un momento di forti incertezze, quando si credeva che il Governo potesse applicare i tagli fiscali che avrebbero ridotto significativamente le agevolazioni sui lavori edilizi.
Oggi invece, almeno per altre 12 mensilità, si continuerà a godere del 50% di agevolazione (ma soltanto sulle prime abitazioni), per poi scendere al 36% per le restanti case. Una decisione non semplice, dato che questa manovra costerà alle casse pubbliche altri 700 milioni di euro.
Un “grazie” speciale va sicuramente a Claudio Feltrin, Presidente di Federlegno Arredo, che ha insistito in maniera particolare ad estendere – almeno per un altro periodo limitato di tempo – tali benefit fiscali.
Acquisti per i mobili al 50%
La condizione per poter applicare il 50% di agevolazione sull’acquisto dei mobili (vedremo quali), è inerente ai lavori di riqualificazione energetica e ristrutturazione (indifferentemente che si tratti di prima o seconda casa).
Nell’elenco degli arredi ammessi dalla normativa troviamo: librerie, tavoli, frigoriferi, letti, forni, sedie, armadi, congelatori, poltrone, lavatrici, scrivanie, lavastoviglie, cassettiere, comodini, divani e lavasciugatrici.
Resta la regola di aver iniziato i lavori l’anno precedente a quello d’acquisto di arredi e mobili, altrimenti il bonus non potrà esser riconosciuto. Dunque, per poter ricevere il contributo nel 2026, l’inizio dei lavori dovrà risultare al 1° gennaio del 2025.
Infine, la soglia limite rimarrà la stessa prevista dal 2022 in poi, ovvero 5.000€.