Il bonus per cambiare le finestre è usufruibile a patto che i contribuenti italiani decidano di quale incentivo godere.
Gli italiani che sono alla ricerca di un bonus per cambiare le finestre, possono contare su diverse misure grazie alle quali è prevista una detrazione fiscale applicabile al costo affrontato. Naturalmente ogni incentivo si differenza per aliquote, caratteristiche e condizioni.
Le misure più utilizzate fino a questo periodo sono il bonus per la ristrutturazione, l’incentivo per i mobili e l’Ecobonus. Ma tra i tre incentivi fiscali, quali sono quelli maggiormente preferiti e allo stesso tempo più economicamente e burocraticamente convenienti?
Quali sono i bonus per cambiare le finestre
Il primo bonus valido per poter cambiare le finestre presso la propria abitazione, e a patto che quest’ultime aumentino l’efficienza energetica, è l’Ecobonus. Il benefit si traduce in una detrazione Irpef ottenibile soltanto a fronte di determinati interventi tecnici.
Le operazioni ammesse – a parte ovviamente il cambio delle finestre – possono riguardare anche la sostituzione di nuovi infissi, il cambio del pavimento e la coibentazione.
La detrazione viene applicata all’Irpef e viene distribuita in 10 anni. Proprio come gli altri bonus edilizi del 2025, anche l’Ecobonus prevede un rimborso del 50% soltanto se è la prima casa, altrimenti l’aliquota passa al 36%.
Per accertarsi della ricezione adeguata del bonus è importante che il flusso termico “U“, quantificato tecnicamente in “W/m2K”, dev’essere molto basso, dimostrando un ottimo isolamento dell’ambiente abitativo.
Bonus con ristrutturazione edilizia
Anche usufruendo del bonus per la ristrutturazione è possibile cambiare le finestre, a patto di rispettare la soglia massima che è prevista su 96.000€ e con detrazione al 36%, salvo si tratti di abitazione principale, in quel caso la percentuale sarebbe rialzata al 50%.
Incentivo per i mobili
Infine il bonus mobili prevede il cambio delle finestre ma a patto che gli infissi da sostituire prevedano una tipologia differente e un nuovo materiale (diverso dal precedente). Il tetto massimo rimborsabile è pari a cinque mila euro, su cui viene applicata la detrazione Irpef.
Un altro – e ultimo – requisito per godere dell’incentivo in questione, è naturalmente l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per quel che concerne i costi complessivi.
Il pagamento – come per ogni incentivo – dev’essere tracciabile, ovvero con un metodo di pagamento che possa evincere la transazione (bonifico bancario o carta di credito o prepagata).
