Quest'anno il bonus pubblicità 2025 è valido per le PMI che vogliono promuoversi sia online che offline.
Sia i lavoratori autonomi che le aziende di piccole e medie dimensioni possono richiedere il bonus pubblicità 2025 attraverso i giornali online ma anche i cartacei. Una iniziativa che premia gli imprenditori che credono ancora nell’importanza di aumentare la loro visibilità grazie al marketing.
Il premio della misura consiste nel riconoscimento di un credito di imposta che viene dato all’azienda che decide di investire nella campagna, e purché il suo ammontare superi l’1% complessivo rispetto al capitale versato l’anno precedente. Il vantaggio più impattante è la gradualità del riconoscimento, basata sulla differenza di quanto investito l’anno prima.
Bonus pubblicità 2025 riconosciuto sia per i giornali online che offline
Le aziende che fanno domanda per ottenere il bonus pubblicità 2025, hanno un’occasione in più per aumentare la visibilità con un investimento ridotto e conseguenzialmente una opportunità per incrementare il fatturato.
I termini per poter fare domanda scadranno il 31 marzo di quest’anno, e l’istanza è apribile online e autonomamente grazie al portale dell’Ade e alla sezione “Comunicare“.
Attenzione però alle istruzioni previste dall’Agenzia delle Entrate, che prevedono due modelli da utilizzare in modo specifico. il primo è da compilare per l’ottenimento del credito di imposta, mentre il secondo è la Dichiarazione utile a presentare i costi per gli investimenti affrontati.
Il primo modello va compilato e spedito subito, mentre la Dichiarazione va spedita l’anno prossimo per comprovare gli investimenti realizzati nell’anno 2025.
Incentivo incrementale, un esempio
Per il riconoscimento del bonus pubblicitario – su quotidiani online e cartacei – l’incentivo è incrementale, ovvero si basa sulla differenza tra gli investimenti effettuati l’anno scorso e quelli dell’anno successivo.
Se ad esempio lo scorso anno l’impresa avesse investito 100€ e quest’anno 150€, allora il credito di imposta sarebbe così calcolato: il 75% da riconoscere su 50 euro (la differenza tra i due anni).
Rispetto agli anni scorsi il credito del bonus è cresciuto, dato che in passato era calcolato sul 50% del capitale investito e però, non era necessario aver incrementato l’investimento come invece lo è oggi.
