Bradley Wiggins racconta alcuni retroscena della sua carriera, in particolare i momenti difficili in cui ha dovuto combattere la dipendenza da cocaina

Bradley Wiggins e le sue dipendenze da alcol e cocaina

Dopo nove anni dal suo inaspettato ritiro dal mondo del ciclismo, l’ex campione britannico Bradley Wiggins racconta alcuni dei momenti più bui e brutti della sua carriera che hanno contribuito anche alla sua decisione di lasciare nel suo momento migliore lo sport e sparire quasi completamente dai radar. Il ciclista racconta di come non sempre le vittorie sono soddisfazioni o risultati felici ma possono anche essere dei pesi e pressioni che non sempre possono essere gestiti, soprattutto se da soli o in momenti complicati della vita, come quelli che lui ha vissuto.



Wiggins infatti racconta che per un lungo periodo della sua carriera si è ritrovato incastrato nel tunnel delle dipendenze da alcol e cocaina, alimentate anche da una depressione da cui è stato colpito e che lo ha portato ad odiare alcuni momenti importanti della sua carriera, in particolare la vittoria della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra 2012. L’ex atleta infatti racconta che dopo la vittoria si ritrovava spesso ad assumere cocaina proprio dalla medaglia conquistata alimentando il suo odio verso la vittoria, Wiggins paragona questo gesto all’urinare su una tomba che in quel caso era la sua.



Bradley Wiggins alle Olimpiadi di Londra 2012 (Foto: Web)

Bradley Wiggins, la disintossicazione e il brutto addio con il Team Sky

Bradley Wiggins racconta di come si sentisse vuoto e niente avesse più senso e di aver continuato così fino a quando non si è trovato sull’orlo della bancarotta, momento in cui ha capito di dover prendere in mano la sua vita e fare qualcosa per cambiarla partendo dallo sconfiggere le sue dipendenze. Ora racconta di essere riuscito a vincere e di essere tornato a condurre una vita normale, riuscendo ad avere una casa e continuando ad andare in palestra e in bici tornando a provare la sensazione di libertà di quando era bambino e abbandonando la vita da senza tetto.



L’ex campione del Tour de France ha poi voluto dire la sua sulle accuse di doping che gli vengono fatte riguardo al suo periodo con il Team Sky, continuando a proclamare la sua innocenza e di non aver mai fatto uso di sostanza dopanti e che queste accuse siano state usate dalla sua squadra contro di lui. Secondo Wiggins infatti l’intenzione della squadra era difendere qualcun altro e qualche altra situazione che doveva essere insabbiata, e il metodo scelto fu quello di addossare all’atleta britannico tutte le colpe, l’ex campione però è certo che prima poi tutta la verità verrà a galla.