A Buccinasco il sindaco e l'assessore alla cultura hanno regalato a scuola il libro di Veltroni 'La più bella del mondo': scoppia la protesta tra i genitori
Quanto accaduto nel piccolo comune di Buccinasco – nell’hinterland milanese – e denunciato sui social del consigliere leghista Manuel Imberti ha veramente dell’incredibile perché parte da un (presunto) progetto di studio e lettura della Costituzione per arrivare a quella che secondo alcuni genitori sarebbe una vera e propria propaganda sulle teorie gender ed Lgbtq, il tutto passando per il libro ‘La più bella del mondo‘ di Walter Veltroni distribuito in modo completamente gratuito a numerosi studenti locali: dietro alla scelta – denuncia sempre Imberti – ci sarebbe il sindaco Dem di Buccinasco Rino Pruiti e l’assessore alla cultura Martina Villa che avrebbero personalmente distribuito i libri tra il 12 e il 19 febbraio.
Per comprendere meglio la vicenda di Buccinasco è bene fare affidamento alle parole degli stessi genitori preoccupati che si sono rivolti al consigliere Imberti con una lettera aperta – la trovate qua sotto – che è stata poi condivisa sui social nella quale spiegano che l’intento del libro di Valtroni sarebbe quello di “spiegare ai bambini i primi 12 articoli della Costituzione attraverso 12 storie”: fin qui nulla di grave – anzi -, non fosse che “sfogliando il testo e leggendone i passi principali” l’unica spiegazione che viene data della Costituzione è “strumentale e impropria“, dettata solamente a “promuovere campagna Lgbtq e gender“.
Di cosa parla il libro di Veltroni: la denuncia dei genitori di Buccinasco
Sempre nella lettera scritta dei genitori di Buccinasco viene anche precisato che la scelta di distribuire il libro sarebbe legata ad un “progetto lettura di narrativa durante il quale ci sarà un’analisi del testo ed un video che verrà proiettato durante la serata conclusiva”, così come si precisa anche che il libro sarebbe stato “scelto da ‘alcuni docenti'” e corredato “il giorno seguente [da] un’autorizzazione da far firmare ai genitori” per acconsentire alla lettura, all’analisi e al progetto di lettura”.
Ma quali sono questi temi propagandistici denunciati dei genitori di Bucciasco? È presto detto perché la lettera include anche un piccolo elenco dei primi tre articoli spiegati – rispettivamente – “con la storia di un ragazzo omosessuale che in epoca fascista mandava la sorellina a portare i bigliettini d’amore al suo ragazzo”, poi con la storia “di un ragazzo siciliano (..) che in condizioni di estrema povertà usava le scarpe con i tacchi della zia” ed anche – ma ovviamente proseguendo in modo simile “fino all’articolo 12” – con il racconto di “due ragazze lesbiche picchiate perché colte in flagranza“.
