«Va bene l’intervista, ci mancherebbe, ma basta, per favore, parlare delle ultime vicende». È un Luciano Moggi «sereno» quello che risponde all’intervista de ilsussidiario.net e dribbla le domande sull’inchiesta in corso a Napoli. E allora parliamo di calcio, materia in cui, questo è chiaro anche senza bisogno del parere di un giudice, Moggi ne capisce come pochi.
Per quanto riguarda il campionato, adesso tutto dipende dalla Roma, anche se l’impressione dell’ex direttore generale della Juventus è che si risolva tutto all’ultima giornata. L’Inter resta comunque la squadra più forte, che, teoricamente, può imporsi su tutti i fronti. Sul futuro della Juventus Moggi con una metafora indica le caratteristiche del prossimo direttore sportivo, che deve essere alto due metri per essere all’altezza della Juve e, soprattutto, poter fronteggiare anche le situazioni contrarie. Certo Luciano Moggi non era e non può contare sui centimetri, ma su un’enorme esperienza. Lo stesso, questa l’accusa che muovono molti tifosi, non si può dire dell’attuale direttore sportivo e, più in generale, dell’intero staff dirigenziale bianconero.
Parliamo del campionato. Gli uomini di Mourinho con il successo sulla Juve hanno messo apprensione alla Roma, cosa succede adesso?
Ci aspetta un finale avvincente. Adesso dipende dal risultato della Roma contro la Lazio, ma credo che si decida tutto all’ultima giornata.
Negli ultimi due mesi l’Inter, che lei ha sempre indicato come la favorita numero uno, ha palesato parecchio nervosismo. La colpa può essere del suo allenatore?
Non ci sono dubbi. Si chiama stress. L’Inter comunque resta la squadra migliore che può vincere il campionato. Teoricamente può vincere tutto e se un allenatore vince è bravo.
Nella Capitale Claudio Ranieri si sta riprendendo una bella rivincita nei confronti della Juve, è stato uno sbaglio esonerarlo?
Ranieri è un buon allenatore. La Juventus ha avuto fretta. Nel finale di stagione non è andato bene, ma mandarlo via a due giornate dalla fine è stata una scelta improponibile. La società ha preso una decisione unica nella storia del club.
Molti tifosi bianconeri rimpiangono l’era Moggi. Guardando al futuro, lei ha affermato più volte che manca un direttore sportivo all’altezza…
Ci vorrebbe un direttore sportivo alto due metri.
Come, scusi?
Sì, perché il direttore sportivo alla Juventus, visto che si creano molte situazioni contrarie, deve guardare dall’alto in basso tutto e tutti.
Resta il fatto che la gestione Elkann-Blanc si sta rivelando fallimentare sotto tutti i fronti…
Non voglio esprimere giudizi: non ho voglia né tempo per farlo. I fatti sono davanti agli occhi di tutti. Basta guardare l’iter della nuova gestione. Dalle mie parti si dice, a buon intenditor poche parole.
Un’ultima domanda, se permette, sulla prossima udienza di Napoli, è sereno?
Sono sempre stato sereno.
(Luciano Zanardini)