Paolo Maldini non vede un futuro posiitivo per il Milan. Non sembra infatti molto convinto di questa nuova linea societaria che prevede pochi acquisti e tanta linea verde. E’ ancora troppo il divario che lo separa dai vertici del calcio italiano. Per recuperare il terreno perduto quindi servono giocatori e investimenti. «Dopo 25 anni, è difficile staccarsi completamente da questi colori. Pensavo che il calcio mi mancasse di più ma dopo il periodo iniziale ho potuto godermi le partite da spettatore quasi esterno. Il problema del Milan non è l’allenatore. Allegri credo e spero che possa fare bene ma ora bisogna diminuire il gap con le altre squadre e ci vorrebbero dei calciatori. I giovani bravi costano più dei campioni affermati. Si parla tanto dei ragazzi della Primavera, che sono in gamba, ma non sono pronti ad affrontare il campionato italiano che è pieno di insidie».
E poi continua. "Con l’Italia finora c’è stata una collaborazione per la candidatura a Euro 2012. In quell’occasione ho parlato col presidente Abete: c’è grande disponibilità sia da parte sua che da parte mia. Vedremo. In questo momento comunque non c’è niente». Stesso discorso per quanto riguarda la società di via Turati: «Ci sono stati dei contatti e recentemente ho partecipato alla partita delle vecchie glorie del Milan. Se ci sarà una reale volontà allora si farà, altrimenti ognuno andrà con le proprie gambe».