La 102a edizione della Milano-Sanremo apre ufficialmente la stagione del Grande Ciclismo, oggi, 19 marzo 2011, giorno di San Giuseppe. Lunghezza totale di 298 km, la Milano-Sanremo è la corsa più lunga del calendario ciclistico professionistico internazionale. Primo vincitore, nel 1907, il francese Petit Breton. Ultimo vincitore, nel 2010, lo spagnolo “Oscarito” Freire, con una vittoria nettissima in volata, davanti al fiammingo Boonen, e allo spezino Petacchi.
Sono 25 le squadre invitate, tra cui le sette italiane Acqua&Sapone, Androni giocattoli, Colnago-CSF, Farnese Vini-Neri Sottoli, Geox-TMC, Lampre-ISD e Liquigas-Cannondale. Prima corsa della stagione, e praticamente tutti i grandi nomi del ciclismo che conta ci sono. Tra gli italiani mancheranno solo Cunego (non si capisce perché), Di Luca (dirottato in Catalunia per fare classifica) e Basso (lascia a Nibali il compito di provarci). I protagonisti saranno tantissimi, a partire da Thor Hushovd che alla recente Tirreno-Adriatico ha impressionato per freschezza, e Oscar Freire, che nella stessa corsa a tappe è sempre stato davanti. In volata occhio anche agli australiani Goss e Haussler, all’americano Farrar (vincitore di una tappa alla Tirreno, e compagno di squadra di un certo Hushovd: attenti a quei due….), e al nostro Petacchi, nonostante la bronchite che lo ha colpito in settimana. Cavendish anche quest’anno è indietro di condizione. Cancellara, Pozzato, Ballan e Sagan proveranno una loro sparata prima del volatone finale: vedremo se la selezione su Cipressa e Poggio avrà eliminato tanta gente dalle squadre, rendendo difficile un inseguimento. Attenzione anche a Van Avermaet, che ha spunto molto veloce ed è parso veramente in forma alla Tirreno. Sul Poggio faranno di sicuro il diavolo a quattro il super-belga Gilbert, il nostro casinaro per eccellenza, Giovanni Visconti, e probabilmente Scarponi e Nibali. Inutile dire che, se sul Poggio succedesse qualcosa, sarebbe Gilbert a spuntarla: il vallone pare troppo forte nell’uno contro uno, e teme solo i volatoni.
Per Claudio Chiappucci sarà Vincenzo Nibali il corridore in grado di fare la differenza quest’anno, come ha dichiarato in esclusiva “Nibali può fare veramente di tutto. Vincere sia al Giro, che al Tour, che nelle classiche di un giorno” ha detto Chiappucci. Vedremo se il favorito si aggiudicherà anche questa grande classica (per leggere l’intervista completa a Chiappucci sulla Milano-Sanremo clicca qui).
La corsa toccherà Pavia, Voghera, Novi Ligure e Ovada prima di scavalcare il Turchino. Da quel momento la corsa entrerà nel vivo. Una volta a Noli si lascerà l’Aurelia per affrontare la salita delle Manie: lunghezza di 4,7 km, dislivello di 316 metri, pendenza media del 6,7% e massima dell’11% nel finale. Si tratta dell’asperità più severa della giornata, e se affrontata a ritmo sostenuto potrebbe mandare in difficoltà diversi corridori. Nel finale si affronteranno “i tre capi” (capo Mele, capo Cervo e soprattutto il Capo Berta), asperità lievi che negli ultimi decenni non hanno mai deciso la corsa. Al termine del Berta, lo spettacolare attraversamento di Imperia, con una brusca e lunga strettoia; all’uscita della cittadina, all’altezza di san Lorenzo a Mare, la svolta a destra verso i comuni di Cipressa e Costa Rainera: salita di 5,6 km, dislivello di 234 m, una pendenza media del 4,1% e massima del 9%, poi discesa: solo negli anni novanta, ai tempi di Bugno e Jalabert, questa salita risultò decisiva. Negli ultimi vent’anni la corsa si è decisa tra poggio e Sanremo: una decina di km pianeggianti attraversano Arma di Taggia, poi la svolta verso il Poggio, 3,7 km di ascesa, 136 m di dislivello, pendenza media del 3,7% e massima dell’8%. Discesa tortuosissima verso Sanremo, e ultimi 3 km completamente pianeggianti dentro l’abitato, con un solo passaggio rischioso, rotonda più svolta (qui scattò e fece il vuoto Cancellara nel 2008), che immette nel Lungomare Italo Calvino dove, dopo 298 km, è posto il traguardo. Negli ultimi 10 anni la corsa si è quasi sempre decisa in volata (Zabel, Cipollini, Petacchi, Pozzato, Cavendish, Freire), in un caso è stato decisivo il Poggio (Bettini), ed in un paio di occasioni è riuscito l’allungo nel finale (Tchmill, e Cancellara).
Ilsussidiario.net si collegherà via chat a partire dalle 14:00, quando la corsa transiterà all’incirca tra Arenzano e Celle Ligure, a seconda della media tenuta dai corridori, subito prima che la corsa entri nel vivo della salita delle Manie. L’arrivo è previsto tra le 16:40 e le 17:20.
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