Unico occidentale a vincere una medaglia d’oro ai mondiali per dilettanti ad Almaty in Kazakistan, Clemente Russo ha battuto oggi in finale il russo Tishchenko. Un evento doppio dunque per importanza. Russo non è nuovo a queste imprese: vinse la medaglia d’oro anche sei anni fa a Chicago e si è riconfermato il primo al mondo in questa categoria dei pesi massimi (91 chili). Gli esperti sottolineano l’intelligenza del suo combattimento specie nei primi due round, mente al terzo ha reso vano ogni attacco dell’avversario. La vittoria è arrivata ai punti: 29 a 28, anche se forse il nostro atleta avrebbe meritato un punteggio più ampio. Un mondiale questo che, oltre all’oro di Russo, ha visto anche due medaglie di bronzo, quelle di Valentino e Cammarelle. E tutti e tre dilettanti che preferiscono questa dimensione sportiva a quella professionistica. Nato a Caserta nel 1982, Clemente Russo oltre a essere campione del mondo dilettanti per due volte è stato anche vicecampione olimpico a Pechino nel 2008 e a Londra nel 2012. Di professione poliziotto, interpreta se stesso nel film Tatanka ispirato a uno scritto di Roberto Saviano. Ovviamente soddisfatto il responsabile tecnico della nazionale italiana, Raffaele Bergamasco: “Clemente è stato immenso e ha dimostrato ancora una volta di essere un fuoriclasse – ha detto -. Anche stavolta ha disputato un match di livello assoluto, mettendosi al collo uno strameritato oro. La mia gioia non deriva solo da questo e dai due bronzi di Cammarelle e Valentino, ma dall’orgoglio di aver portato dieci favolosi ragazzi ad Almaty. Anche chi non si è messo al collo una medaglia si è comportato benissimo”. Tra questi, aggiunge Bergamasco, “penso a Mangiacapre, che ha perso solo contro il nuovo campione del mondo Yeleussinov; penso a Cappai che, a mio parere, avrebbe meritato miglior sorte contro Veitia Soto; penso a Picardi e Parrinello, che hanno anche stavolta dato l’anima sul ring. Qui in Kazakhstan non ho visto dieci singoli boxer, ma una squadra unita e compatta. Questo è il risultato più grande che sono riuscito a ottenere”.