Giancarlo Polita, papà della motociclista rimasta paralizzata dal busto in giù, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Ho visto Alessia tagliare dritto la curva 16, prima del rettilineo finale. Mi sono lanciato tra i soccorritori. Lei era vigile. Mi ha detto che stava bene ma non riusciva a muovere le gambe. Ha spiegato che la moto ha avuto un problema meccanico. Era il giro di riscaldamento. Il giorno prima Alessia era scivolata, ma la moto non pareva danneggiata“. “I medici -ha aggiunto- non ci hanno dato speranze e lei ha già capito tutto, anche se scoprirà la verità nei prossimi giorni. È triste ma dovremo abituarci. Alessia rimarrà in ospedale una decina di giorni. Poi andrà in un centro di riabilitazione. Per lei correre in moto era tutto. Aveva grande talento e l’ambizione di mostrarsi alla pari con tanti uomini“. Alessia Polita si è svegliata nella tarda mattinata di domenica 16, giorno seguente all’incidente che la ha vista protagonista sul circuito di Misano Adriatico. Era in come farmacologico dopo l’intervento per la riduzione della frattura da scoppio della dodicesima vertebra dorsale.