Chi poteva essere se non Elisa Di Francisca a mettere al collo dell’Italia la prima medaglia di questi Europei di scherma di Zagabria? La jesina vince la finale del fioretto, ma non si pensi che sia stato facile: anzi, Elisa ha dovuto sudarselo questo oro, giunto dopo una stagione non proprio esaltante e a seguito di gironi che le avevano fatto pensare “a che lavoro fare dopo la scherma: la gelataia o la parlamentare”. Poi Elisa si è ripresa, da campionessa qual è: nei quarti il derby contro Arianna Errigo, riedizione della finale olimpica e terminata allo stesso modo (ma più nettamente: 15-5 il punteggio finale). In semifinale la sfida più complicata: contro la francese Thibus è finita 15-12 e la Di Francisca è volata all’ultimo atto. Il destino le ha messo di fronte la Yakovleva, ovvero una schermidrice allenata dal vecchio maestro, Stefano Cerioni. “Mi sono detta: è ora di superare questo scoglio, basta essere deboli”. E così è stato: il successo è arrivato addirittura in maniera palese, un 15-7 senza la minima storia che ha riportato Elisa sul trono. “Dedico l’oro ad Alessia Polita“, ha detto Elisa a fine gara, “è jesina come me, la conosco bene”. Alessia è la ragazza caduta in moto durante le prove del CIV e che rimarrà paralizzata agli arti inferiori. “Per me la vittoria conta tanto: ho capito dopo qualche stoccata che ero di nuovo io”. Male invece la spada italiana: Matteo Tagliariol è stato eliminato agli ottavi ed è stato molto critico con se stesso (“non si può andare avanti così”), addirittura fuori ai sedicesimi Paolo Pizzo; alla fine il risultato migliore lo ha centrato Enrico Garozzo, una delle nuove leve, eliminato da Jerent ai quarti di finale. Oggi si prosegue: intanto, la Di Francisca è già proiettata ai Mondiali di Budapest (in agosto).