Legge anti-gay/ Isinbayeva chiede rispetto: in Russia le ragazze stanno con i ragazzi, qual è il problema?

- La Redazione

Yelena Isinbayeva, campionessa mondiale di salto con l'asta ai Mondiali di Mosca, ha parlato della legge anti-gay del suo Paese, chiedendo rispetto per la Russia e per le sue regole

Isinbayeva_antigay Elena Isinbayeva, 33 anni, campionessa russa di salto con l'asta (Infophoto)

Che la legge anti-gay firmata da Vladimir Putin avrebbe fatto discutere ben oltre i confini nazionali della Russia si sapeva. Vietate la diffusione, la promozione e la pubblicità di qualunque tipo di propaganda inneggiante l’omosessualità: le reazioni si sono sentite da qualunque parte del globo. Lady Gaga ha commentato: “Il governo russo è un governo criminale, siamo con i gay”. Chi ha detto di peggio, per il momento, lo tralasicamo. Oggi non vorremmo essere nei panni di Yelena Isinbayeva, campionessa mondiale del salto in asta ai Mondiali di Mosca (non vinceva dal 2008): in conferenza stampa naturalmente non è mancato il commento alla legge anti-gay, ed ecco quanto riferito dalla Isinbayeva: “Sono a favore di queste regole. Noi russi siamo gente normale: i ragazzi stanno con le donne, le ragazze stanno con gli uomini. Perciò, rispettate le nostre leggi”. E ancora: “Saremo diversi dagli altri Paesi, ma abbiamo le nostre leggi e vogliamo che siano rispettati dagli altri: noi quando andiamo all’estero lo facciamo”. Apriti cielo: l’opinione pubblica non ha perso un attimo per tacciare la saltatrice con l’asta di omofobia, di essere contro il progresso, di chissà cos’altro. Perchè oggi è così che va il mondo: si può manifestare fino allo stremo e con atteggiamenti discutibili (per esempio denudarsi in pubblico e scriversi a pennarello frasi offensive sulla pancia, o attaccare il Papa e la Chiesa in ogni modo possibile) in favore della parità dei sessi e dell’uguaglianza dei diritti per gli omosessuali, ma quando si esprime un’opinione contraria, allora non si può, bisogna tacere, bisogna “rispettare i diritti di tutti”. Già, un bel controsenso. Certo, forse la Isinbayeva ha un attimino esagerato: ha parlato di “mancanza di rispetto” nei confronti dei russi per il fatto che Emma Green-Tregaro (saltatrice in alto svedese) si sia dipinta le unghie con l’arcobaleno per protestare contro le leggi anti-gay: si può concedere che sia stata leggermente provocatoria, ma per il resto non ha fatto altro che esprimere la propria opinione. Siccome però alcune persone non sono in grado di rispettarla – checcè ne dicano – si teme già un possibile boicottaggio alle Olimpiadi invernali di Sochi. “Mi spiace che sia nata una polemica nella quale gli atleti non dovevano essere trascinati: anche se hanno relazioni non tradizionali, non impediamo loro di partecipare ai Giochi, mi sembra ovvio”. A qualcuno non lo sembrerà, e allora aspettiamoci il polverone.







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