La Dakar 2015 è arrivata in Bolivia. Infatti la settima tappa Iquique-Uyuni porta il rally più famoso del mondo nella terza Nazione che viene attraversata nel corso di questa edizione dopo Argentina e Cile. Da poco più di un’ora è iniziata per le auto la prova speciale, che oggi misura 321 km.
La Dakar 2015 è giunta alla sua settima tappa: oggi sabato 10 gennaio è in programma la Iquique-Uyuni, che ci porterà dal Cile alla Bolivia, da cui poi di fatto inizierà il viaggio di ritorno verso l’arrivo di Buenos Aires. La lunghezza di questa frazione sarà variabile, segnaliamo dunque in particolare il chilometraggio della prova speciale, che sarà di 335 km per i camion e di 321 km per moto, auto e quad. Forti differenze anche per il trasferimento iniziale, che sarà di 101 km per i camion ma di ben 392 km per le altre categorie. Ecco perché per auto, moto e quad la partenza da Iquique (dove ieri è arrivata la sesta tappa) è avvenuta alle ore 5.00 del mattino locali, le 9.00 in Italia considerate le quattro ore di fuso orario che ci separano dal Cile. Per i camion invece partenza alle ore 9.00 (le 13.00 italiane). Meno differenza è prevista circa l’orario di arrivo al traguardo di Uyuni, che tutte le categorie dovrebbero raggiungere fra le 14.50 e le 15.45 locali, cioè fra le 18.50 e le 19.45 italiane. L’altimetria della prova speciale ancora una volta sarà molto accidentata. Ricordiamo che nella classifica dopo le prime sei tappe troviamo al comando fra le moto lo spagnolo Barreda con 12’27 di vantaggio sul connazionale Coma, al quale dunque ieri ha inflitto altri due minuti, mentre fra le macchine la prima posizione è occupata dal qatariota Al-Attiyah con 11’12 di vantaggio sul sudafricano De Villiers, margine che è in continua crescita. Fra i quad primo il polacco Sonik con 16’08” di vantaggio sul cileno Casale, mentre fra i camion guida la graduatoria l’equipaggio russo Nikolaev-Yakovlev-Akhmadeev con 13’38” di vantaggio sui connazionali Mardeev-Belyaev-Svistunov. Per chi vuole rimanere sempre informato sulla Dakar 2015, ricordiamo i riferimenti ufficiali del rally più famoso del mondo: il sito Internet www.dakar.com, la pagina Facebook Dakar Rally e l’account Twitter @dakar. Intanto però bisogna anche segnalare l’incredibile avventura di cui è stato suo malgrado protagonista il pilota italiano della Gas Gas Matteo Casuccio. Alla fine della quinta tappa Matteo e il pilota olandese di quad Kees Kolen sono stati tratti in arresto dalla polizia cilena e condotti per un interrogatorio presso la stazione di Antofagasta. Il fermo è durato ben tre ore, come ha raccontato l’italiano dopo il suo rilascio. Ai due piloti è stato contestato il reato di aver danneggiato il sito archeologico di Antofagasta dopo essersi persi lungo il percorso. Nessuna intenzionalità da parte loro: i due piloti si sarebbero avventurati fuori pista, attraversando a loro insaputa il sito. I due piloti si sono scusati, sono stati rilasciati e hanno preso il via regolarmente nella sesta tappa, ma non è escluso che l’autorità giudiziaria cilena decida di procedere in tribunale nei loro confronti.