Grande boxe questa sera: in programma l’incontro Michele Di Rocco-Kasper Bruun con in palio il titolo Europeo dei pesi superleggeri a Milano, nella prestigiosa cornice del Teatro Principe. Il match Di Rocco-Bruun sarà il culmine di una splendida serata di grande pugilato caratterizzata da altri quattro incontri e che potrete seguire anche in differita tv su Italia 1 a partire dalle ore 0.40 di stanotte e di conseguenza anche in streaming video sul sito di Sport Mediaset, all’indirizzo www.sportmediaset.it. Un grande evento come forse da tempo mancavano in Italia nella cosiddetta ‘nobile arte’: i biglietti sono già esauriti per la difesa del titolo da parte di Michele Di Rocco (38-1-1) contro un avversario che si era quasi ritirato dopo la prima sconfitta in carriera (19-1-1 il suo record) e che ha cambiato idea proprio davanti alla prospettiva di affrontare questa partita. Per presentare l’incontro ci affidiamo alle parole del diretto interessato. Ecco cosa ha detto Di Rocco in una intervista per La Gazzetta dello Sport: Probabilmente, con le mie potenzialità, avrei dovuto conquistare lEuropeo già cinque anni fa, e adesso magari starei preparando un Mondiale. Però non ero ancora maturo come uomo, si migliora e si cresce con lesperienza. Quando sono passato professionista, immaginavo che il pugilato mi avrebbe reso ricco e famoso in poco tempo. E invece in Italia è un calvario, ho avuto problemi con i manager, ci sono stati momenti in cui facevo fatica a mantenere la famiglia. Io so di essere il più forte della categoria, ma la boxe può cambiare il destino con un pugno. Il danese è alto, quindi difficile da stanare, dovrò essere aggressivo e molto continuo nellazione. Di Rocco è di etnia Rom, e coglie l’occasione di questo incontro per lanciare un messaggio contro il razzismo: Lignoranza è la tomba dellintelligenza. Nel mio piccolo, cerco di dimostrare quanto siano stupidi certi preconcetti. Combatto, e non solo sul ring. Perché prima ancora che Rom, io sono italiano. E questo che tanta gente non capisce. I miei nonni erano di Napoli e giravano il Paese in carovana con le carrozze, erano esperti di cavalli, li addestravano e li vendevano. Sa qual è la verità? Nei momenti di crisi sociale, bisogna sempre trovare un nemico e noi Rom per questo siamo diventati il bersaglio perfetto. Per tutti siamo gli zingari, nessuno mostra rispetto per culture che hanno secoli di storia. Si parla tanto dello scandalo dei campi nomadi, poi ti capita di leggere che attorno a quei campi la politica, destra o sinistra è indifferente, specula e ci guadagna. Anche noi siamo vittime del sistema e non certo il virus che lo sta devastando. Ma adesso la parola va al ring: Di Rocco-Bruun ci regalerà grandi emozioni…