Una notizia di doping scuote il mondo del nuoto. Il sudocoreano Park Tae Hwan, come si apprende dalla Federnuoto Internazionale, è stato squalificato per 18 mesi per essere stato trovato positivo ad un controllo antidoping della FINA, effettuato fuori competizione. La sostanza illegale è il testosterone; la squalifica ha effetto dal 3 settembre scorso e durerà fino al 2 marzo 2016; si è così proceduto, spiega la Federazione, poichè si tratta della prima violazione. Park Tae Hwan, 25 anni, è un grosso nome del nuoto mondiale: si era già messo in evidenza nel 2007 vincendo loro nei 400 metri stile libero (bronzo nei 200), titolo che aveva difeso con successo quattro anni più tardi a Shanghai. Alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 ha vinto la medaglia doro sulla stessa distanza, e quella dargento nei 200; a Londra 2012 invece è stato secondo in entrambe le gare, alle spalle del cinese Sun Yang nei 400 e di Yannick Agnel nei 200 (ex aequo con lo stesso Sun Yang). La squalifica gli permetterà comunque di essere in vasca in tempo utile per le Olimpiadi di Rio de Janeiro, in programma nellestate 2016. Non è certo il primo caso di doping nel mondo del nuoto: ci furono i più che sospetti record del mondo frantumati dalle nuotatrici cinesi nei Mondiali 1994 di Roma, ma ufficialmente le atlete non furono mai squalificate (semplicemente, sparirono dalla circolazione a fine campionati). Il caso forse più eclatante ed acclarato risale al 1998 e riguarda lirlandese Michelle Smith, che alle Olimpiadi di Atlanta 1996 aveva vinto tre ori e un bronzo (quattro ori e tre argenti europei). Fu accusata di aver compromesso un campione di urine (lo trovarono contaminato con alcool) che peraltro conteneva tracce di androstenedione; la sua carriera terminò quel giorno. Tuttavia il caso più simile a quello di Hwan riguarda il tunisino Oussama Mellouli: la sua positività allanfetamina fu comunicata a metà 2007, ma la squalifica fu fatta decorrere retroattivamente dal 30 novembre 2006. In questo modo gli furono cancellate le medaglie vinte ai Mondiali di Melbourne 2007, ma Mellouli potè partecipare alle Olimpiadi di Pechino per questione di giorni, e in Cina vinse loro nei 1500 metri stile libero.
(Claudio Franceschini)