Incredibile epilogo nella Maratona alle Olimpiadi Rio 2016, un fuori programma davvero gustoso: Mebrahtom Keflezighi, arrivando 33esimo dietro di qualche secondo al vincitore e medaglia doro Eliud Kipchoge, ha concluso in maniera del tutto improvvisa la sua prova. Mentre stava per sorpassare il traguardo, una scivolata lo coglie in fallo complice il terreno bagnato: figura poco carina in diretta mondiale nella prova forse più importante e storica delle Olimpiadi. Cosa fa il povero – mica tanto, è stato iridato in passate edizioni della maratona ai Mondiali – atleta americano Keflezighi per rimediare? Pensa bene di improvvisare una bella seduta di flessioni proprio sul traguardo finale, strisciando poi al di là della linea e chiudendo così al 33esimo posto la sua maratona. Rapido, intelligente e simpatico, il buon Meb come lo chiamano i tifosi ha saputo dopo 50 km di sforzo fisico inimmaginabile reagire pensando ad un modo eroico e ironico per completare la sua caduta. Un uomo, un mito il vecchio Mebrahtom Keflezighi ha saputo così rilanciare una Maratona che, senza quella caduta, probabilmente avrebbe avuto molta meno eco: un genio o uno sfortunato scivolatore? La storia lo dirà, intanto ecco qui le immagini a loro modo storiche!