Non è certo fortunato in questo periodo. Appena rientrato dalla rottura dei legamenti del ginocchio sinistro, l’ala dei Denver Nuggets si deve nuovamente fermare; questa volta il ginocchio è il destro, e il problema è comunque di poco conto. Lesione al menisco laterale, un guaio che il Gallo si è procurato un mesetto fa ma che non era stato riscontrato nè gli creava troppi guai, tanto che aveva giocato tre partite mettendo a referto una media di 15 punti (con due vittorie). Poi il dolore ha avuto la meglio; sul sito dei Denver Nuggets si parla di “tempo indeterminato” riguardo l’assenza del giocatore, ma l’operazione in artroscopia richiederà circa tre settimane per il rientro in campo. Insomma: niente rispetto all’anno e mezzo che Gallinari ha passato ai box per il precedente infortunio (aprile 2013). Tuttavia è un guaio perchè spezza il buon ritmo che aveva trovato, la fiducia che stava finalmente acquisendo. “Attacco di più il canestro, mi sento meglio” aveva detto dopo i 19 punti contro gli Indiana Pacers. La Gazzetta dello Sport ha riportato che Gallinari ha giocato il 61% delle partite da quando è sbarcato nella NBA; e una statistica redatta negli Stati Uniti dice che quando il Gallo resta in campo almeno 21 minuti i Nuggets sono 7-1. D’accordo: conta poco, anche perchè non viene detto che in gare da 20 minuti e mezzo, per esempio, siano arrivate sconfitte di 20 o più punti e difficilmente 30 secondi in più del numero 8 avrebbero fatto la differenza. Però è un modo come un altro per dire che davvero Gallinari stava riuscendo a tornare incisivo in una squadra che in questo momento naviga a vista, ha un record di 12-15 e difficilmente farà i playoff. Che coach Brian Shaw ci abbia capito poco (anche Kenneth Faried, straordinario ai Mondiali e in totale rampa di lancio, sembra involuto) o che il roster sia limitato, nel Colorado le cose non vanno come sperato. Ora Gallinari si sottoporrà all’intervento, poi potrà realisticamente tornare a metà gennaio. Da lì in avanti vedremo quale sarà il suo contributo, sperando che la sfortuna per una volta gli giri alla larga. Così, per ora dei quattro nostri rappresentati oltreoceano il solo Marco Belinelli (21 punti contro Dallas, ma San Antonio ha comunque perso) è un fattore: Andrea Bargnani è ancora nella lista infortunati dei New York Knicks (che affondando sempre più), Gigi Datome ha collezionato la bellezza di… una partita, con 7 punti, un rimbalzo e un assist in uno dei tanti garbage time che i Detroit Pistons stanno vivendo quest’anno.
(Claudio Franceschini)