Nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 febbraio parte l’All Star Game 2014 del basket NBA, un appuntamento altamente spettacolare e molto atteso da tutti gli appassionati. Quest’anno lo show si tiene a New Orleans e come di consueto si articola in tre giorni: nel primo scendono in campo le vecchie glorie del basket americano contro quella che in Italia definiremmo la nazionale cantanti (Celebrity Games); a seguire la partita delle stelle emergenti (Rising Challege) che oppone due squadre formate da giocatori al primo anno nell’NBA, i cosiddetti Rookies, e da ragazzi del secondo anno ovvero i Sophomore. Come da tre stagioni a questa parte le formazioni saranno composite ovvero formate sia dalle matricole che dai Sophomore, contrariamente alla tradizione dell’All Star Game che sino al 2011 vedeva le due annate schierate l’una contro l’altra. I coach sono due grandi ex del basket americano ovvero Chris Webber, ala forte degli spettacolari Sacramento Kings d’inizio millennio, e Grant Hill, uno dei più sfortunati campioni nella storia del basket recente. Ala piccola dallo sconfinato talento e dalla grande intelligenza cestistica, Hill ha dovuto fare i conti con tanti infortuni nel corso della carriera, che ne hanno limitato le potenzialità; è riuscito comunque a competere ad alti livelli giocando per Detroit Pistons (1994-2000), Orlando Magic (2000-2007), Phoenix Suns (2007-2012) e Los Angeles Clippers (2012-2013). Per la Rising Challenge Chris Webber ha scelto i seguenti giocatori: in ordine di ruolo il playmaker Trey Burke (Utah), la guardia Victor Oladipo (Orlando), le ali piccole Tim Hardaway Jr (New York) e Michael Carter-Williams (Philadelphia), le ali forti Kelly Olynyk e Jared Sullinger (entrambi di Boston) e i centri Mason Plumlee (Brooklyn) e Steven Adams (Oklahoma City). Dall’altra parte del parquet ci saranno i giocatori scelti da Grant Hill ovvero il play Damian Lillard (Portland, rookie dell’anno nella stagione scorsa), le guardie Dion Waiters (Cleveland) e Bradley Beal (Washington), l’ala piccola Harrison Barnes (Golden State), le ali forti Terrence Jones (Houston) e Miles Plumlee di Phoenix (gemello di Mason sostituisce l’infortunato Pero Antic di Atlanta) e il centro lituano Jonas Valanciunas (Toronto). La palla a due allo Smoothie King Center di New Orleans è prevista per le ore 03:00 italiane (le 20:00 in Louisiana). La Rising Challenge sarà trasmessa in diretta tv da SkySport sul canale Sky Sport 2, il numero 202 del pacchetto sport: collegamento dalle ore 03:00 italiane e telecronaca a cura di Alessandro Mamoli e Davide Pessina. Sky offre anche il servizio di diretta streaming video ovvero SkyGo, usufruibile per tutti gli abbonati al pacchetto Sport e disponibile per pc, tablet e smartphone. Il sito dell’NBA, www.nba.com, offre aggiornamenti in temporeale su punteggio e statistiche della partita. Su Sky non è prevista la diretta del Celebrity Game, che precede la Rising Challenge.