Svelerà presto il suo futuro: forse già domani. Come ha riportato il sito Sportando.net, il capitano dell’Olimpia Milano dovrebbe incontrarsi con la dirigenza (nella persona del presidente Livio Proli) e definire quella che sarà la sua prossima avventura. Difficilmente sarà una sesta stagione in maglia EA7: le interviste rilasciate dopo la vittoria dello scudetto lasciano pochi dubbi in proposito e, anche se uno spiraglio rimane comunque aperto, la soluzione più probabile è quella del buyout (si aggira intorno ai 700 mila euro). La NBA in ogni caso sembra lontana: si ipotizza un passaggio in una squadra che giochi l’Eurolega con la possibilità di vincerla, una di quelle da Final Four (e dunque la rosa dei nomi non è troppo larga). Domani potremmo sapere qualcosa in più.
Si appresta a lasciare l’Olimpia Milano. Dopo aver vinto il secondo scudetto con l’EA7, il capitano dovrebbe dare l’addio alla squadra in cui ha giocato nelle ultime cinque stagioni. Lo ha confermato anche il presidente Livio Proli che, parlando alla Gazzetta dello Sport, ha fatto sapere che “la mia sensazione è che Alessandro considerri finito il suo ciclo in Italia”, e ha anche detto che sarà la società Olimpia a “accompagnarlo con onore e affetto verso la nuova strada” qualora il desiderio del numero 5 sia quello di partire. Per Proli la pista è secondaria: al primo posto ci sarebbe un’avventura in Europa, magari in un top club di Eurolega come si era già detto. Il buyout da versare nelle casse di Milano per ottenere il cartellino di Gentile è di 700 mila euro; oggi Proli dovrebbe incontrare Gentile, papà Nando e l’agente Riccardo Sbezzi per definire il futuro, o comunque l’addio all’Olimpia Milano.
? Il capitano dell’Olimpia Milano, stando alle fonti americane contattate da Sportal.it, piace a tre franchigie della lega professionistica americana. Ovviamente gli Houston Rockets, che ne detengono i diritti: l’arrivo di Mike D’Antoni in panchina potrebbe essere positivo per Gentile, perchè l’ex Olimpia aveva già lanciato con successo Danilo Gallinari (a New York) e i suoi propositi di una squadra giovane (passando per la cessione di Dwight Howard) potrebbero ben sposarsi con il profilo del capitano di Milano (che potrebbe prendere il posto di Jason Terry). Altre due squadre però sembrano essere sulle tracce di Gentile, qualora Houston dovesse decidere di scambiarlo: innanzitutto i Toronto Raptors, eliminati nella semifinale di Conference e alla ricerca di una guardia maggiormente funzionale e versatile di Cory Joseph (da non dimenticare che già tre italiani, compreso Vincenzo Esposito, hanno giocato in questa squadra). Poi i Denver Nuggets, dove Gentile ritroverebbe proprio Danilo Gallinari che ormai è assunto a leader della franchigia del Colorado.
Potrebbe sbarcare nella la prossima stagione; dopo quattro stagioni e mezza con l’Olimpia Milano può arrivare il grande salto, gli Houston Rockets ne detengono i diritti da due anni. Il primo giocatore italiano chiamato in NBA è stato Dino Meneghin: nel 1970, quando aveva 20 anni e giocava con Varese (aveva già vinto due scudetti, due Coppe Italia, una Coppa dei Campioni e una Coppa Korac) gli Atlanta Hawks lo chiamarono all’undicesimo giro con la scelta assoluta numero 182. Era una squadra da 48 vittorie e 34 sconfitte, campione della Western Division che sarebbe arrivata in semifinale (sconfitta 4-0 dai Los Angeles Lakers); Meneghin però scelse di non giocare mai nella NBA, rimanendo in Italia e diventando uno dei giocatori più dominanti della sua epoca. I primi a calcare un parquet NBA dunque sono Stefano Rusconi e Vincenzo Esposito: il primo, lui pure centro di Varese, fu scelto nel 1990 dai Cleveland Cavaliers e i suoi diritti furono acquistati da Phoenix. Negli Stati Uniti Rusconi ci andò solo nel 1995: dopo 7 partite per un totale di 30 minuti e 8 punti tornò in Italia, a Treviso. Nello stesso anno a Toronto arrivò Vincenzo Esposito: lui non fu scelto al draft ma firmò per i Toronto Raptors. Giocò 30 partite con una media di 3,9 punti; al Madison Square Garden, uno dei parquet più prestigiosi al mondo, ebbe la migliore serata NBA realizzando 18 punti, ma la favola si esaurì presto e l’anno seguente Esposito era già tornato a Pesaro.
Si appresta a sbarcare in NBA? Questa sembra essere la conclusione del rapporto tra il giocatore casertano e l’Olimpia Milano. Istanti dopo aver vinto lo scudetto, il secondo della sua carriera, il capitano EA7 non ha negato che “questa potrebbe essere stata la mia ultima partita con l’Olimpia”. Concetto ribadito a mente fredda il giorno seguente, sempre a Sky Sport, quando Gentile ha ricordato di essere rimasto, lo scorso anno, per vincere un altro tricolore dopo la delusione dell’eliminazione contro Sassari (in semifinale). “Va bene così” ha detto. Ora le ipotesi si sprecano: dopo un totale di 171 partite con Milano (12 punti di media), due scudetti e una Coppa Italia, Gentile potrebbe lasciare. La è la prima pista: gli Houston Rockets detengono i suoi diritti, acquistati per 1,5 milioni di dollari nell’estate 2014 dai Minnesota Timberwolves, che lo avevano selezionato come 53esima scelta assoluta (la 23esima del secondo giro) al draft. Significa che, dovesse decidere di fare il salto oltreoceano, Gentile sbarcherebbe in Texas nella franchigia di James Harden e Dwight Howard. Non è detto comunque che sia questo il futuro del giocatore: dopo aver vinto il primo scudetto (esattamente il giorno dopo la chiamata al draft), Gentile si era mostrato poco entusiasta circa la possibilità di andare a giocare negli Stati Uniti. Cosa che potrebbe essere cambiata, ma non è escluso che il prossimo anno l’avventura del capitano dell’Olimpia possa proseguire in Europa: magari in una squadra di prima fascia (come Gigi Datome al Fenerbahçe, Daniel Hackett all’Olympiacos o, a suo tempo, Gianluca Basile al Barcellona) per provare l’assalto all’Eurolega che non ha mai vinto. Forse una stagione in un top club continentale potrebbe permettergli quell’ulteriore salto di qualità per arrivare pronto in NBA, forse invece il treno da prendere è quello che parte in estate. Una cosa sembra certa, e cioè il divorzio da Milano. Sembra: i prossimi giorni potrebbero riservare sorprese.