Kevin Durant è stato eletto per la seconda volta consecutiva MVP, miglior giocatore delle Finali NBA vinte dai Golden State Warriors con un perentorio 4-0 sui Cleveland Cavaliers di LeBron James. Di conseguenza il duello a livello individuale è stato naturalmente tra KD e il suo più illustre compagno di squadra, Steph Curry: 7-4 per Durant è stato il giudizio dei giurati. KD è passato dai 43 punti in gara-3 a una tripla doppia in gara-4 con “soli” (si fa per dire) 20 punti, conditi però da 12 rimbalzi e 10 assist. Durant nel post-partita però ha lanciato una vera e propria dichiarazione d’amore per il basket, che va oltre pure un titolo NBA: “Questo gioco ha salvato la vita mia e della mia famiglia. Gli sarò per sempre grato. Mi sento in debito col basket. Vincere i titoli significa tantissimo per me, ma prendere in mano un pallone da basket ha permesso di cambiare la vita della mia intera famiglia“. Più classiche ma comunque sacrosante le successive dichiarazioni, quando è salito sul podio per ricevere il premio di MVP delle Finals: “Ho dei compagni incredibili e sono felicissimo di far parte di questo gruppo. Il viaggio fin qui è stato bellissimo e spero di rivivere queste emozioni in futuro”. Curry invece ha negato decisamente ogni delusione personale: “Credete davvero che queste cose contino per noi? Abbiamo appena vinto il secondo titolo in due anni, pensate che a qualcuno interessino queste cose?” (Aggiornamento di Mauro Mantegazza) CLICCA QUI PER I VIDEO HIGHLIGHTS DI GARA-4
GOLDEN STATE CAMPIONE NBA
Gara-4 ha consacrato Golden State come squadra vincitrice delle Finali NBA 2018, una serie che praticamente non ha avuto storia, come testimonia il punteggio di 85-108 per i Warriors in casa di Cleveland, che ha sfiorato la vittoria solamente in gara-1 ma alla lunga si è dovuta inchinare alla legge del più forte. Per Golden State è il terzo titolo negli ultimi quattro anni, tutti in finale contro Cleveland che è stata l’unica a spezzare il predominio nel 2016 grazie al solito LeBron James, monumentale ma troppo solo. Dunque sono Steph Curry e compagni a scrivere la storia, a maggior ragione da quando a Golden State è arrivato un certo Kevin Durant, MVP delle ultime due finali. Ricordiamo infatti che per lui in gara-4 c’è stata una tripla doppia con 20 punti, 12 rimbalzi e 10 assist; Curry certamente non è stato da meno, mettendo a referto ben 37 punti. Dall’altra parte non possono bastare i 23 punti di LeBron James in una squadra troppo dipendente dal suo Re, che tra l’altro dovrebbe lasciare Cleveland: per i Cavaliers si annuncia un futuro piuttosto delicato, mentre Golden State vuole continuare a dominare ancora a lungo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
DIRETTA CLEVELAND GOLDEN STATE (RISULTATO FINALE 85-108)
Cleveland Golden State 85-108: le Finali NBA si chiudono con il trionfo dei Warriors, che conquistano l’anello in appena quattro partite e al termine di una serie che ha avuto storia solo nella prima partita, nella quale i Cavaliers hanno davvero sfiorato il colpaccio in casa di Golden State, la cui supremazia però alla lunga è risultata essere totale. L’ultimo cappotto risaliva al 2007 e anche allora lo aveva subito Cleveland; onore comunque a LeBron James, che ha portato molto in alto una squadra che senza di lui certamente si sarebbe fermata molto prima. Per quanto riguarda Golden State invece, è da notare che il titolo individuale di MVP è stato assegnato a Kevin Durant, che ancora una volta ha tolto questa gioia al compagno di squadra Steph Curry. In gara-4 per Durant una tripla doppia con 20 punti, 12 rimbalzi e 10 assist, anche se Curry è stato comunque eccezionale, mettendo a referto ben 37 punti. Cleveland ha retto per circa metà partita, poi è calato il sipario sul match, sulla finale e sull’intera stagione della NBA. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE LA PARTITA
Anche gara-4 di Cleveland Golden State sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport 2, dunque tutti gli abbonati potranno seguirla sul canale 202 del decoder. A commentare in loco e in tempo reale saranno Flavio Tranquillo e Davide Pessina; Alessandro Mamoli curerà gli spazi pre-partita con tanti approfondimenti su quanto visto nelle partite precedenti e quello che ci aspetta nella mattinata di sabato. Come sempre, in assenza di un televisore sarà possibile assistere a questa sfida anche in diretta streaming video, attivando senza costi aggiuntivi l’applicazione Sky Go su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone.
ORARIO E PRESENTAZIONE PARTITA
Cleveland Golden State, gara-4 delle Finali NBA 2018, si gioca nella mattinata italiana di sabato 9 giugno: appuntamento alla Quicken Loans Arena alle ore 3.00. I Cavs sono con le spalle al muro, per loro questo è un win or go home: ovvero, in caso di sconfitta dovrebbero dire addio al titolo. Dunque è inevitabilmente primo match point per gli Warriors, che sono andati a prendersi anche gara-3 vincendo in trasferta e sono ad una sola partita dal back to back, che sarebbe anche il terzo trofeo vinto nelle ultime quattro stagioni. Per quello che si è visto fino a questo momento, non c’è ragione di dubitare che il titolo finirà nella Baia ma Cleveland può ancora prolungare la serie e tornare alla Oracle Arena per gara-5.
RISULTATI E PRECEDENTI
Golden State ha il titolo in mano: a Cleveland non è bastato nemmeno partire alla grande e controllare il punteggio per praticamente tutta la partita. Gli Warriors, che hanno ritrovato anche Andre Iguodala (aveva saltato le ultime sette gare), sono troppo completi e hanno troppe soluzioni per gli avversari, che hanno sì un LeBron James mostruoso e un Kevin Love che sta dando intensità e punti (ma è sparito nel secondo tempo di gara-3) ma un supporting cast che ancora una volta non si è dimostrato all’altezza. Se Golden State vince anche quando Steph Curry e Klay Thompson combinano per 21 punti con 7/27 al tiro, bisogna soltanto alzare bandiera bianca. Già, perché gli Warriors hanno comunque avuto un Kevin Durant da 43 (con 13 rimbalzi e 7 assist) che ha demolito le speranze dei Cavs nel secondo tempo, segnando i canestri decisivi dopo aver tenuto a galla i suoi in un primo tempo francamente brutto. LeBron James, dall’altra parte, ha realizzato la decima tripla doppia in una finale NBA (mai nessuno ne ha messe così tante) con 33 punti, 10 rimbalzi e 11 assist ma qualcosa nel suo linguaggio del corpo ci ha detto che è come se si fosse rassegnato con largo anticipo alla sconfitta.
Questa volta la franchigia dell’Ohio ha ritrovato il miglior Rodney Hood (15 punti e 6 rimbalzi in 26 minuti abbondanti) e ha avuto la doppia cifra anche da JR Smith (13): tutto inutile, alla fine ha vinto ancora Golden State. Adesso per evitare il terzo ko negli ultimi quattro anni i Cavs dovranno fare qualcosa che non è mai riuscito a nessuno nella storia della NBA: ribaltare uno 0-3. Due anni fa erano stati i primi a girare una serie finale da 1-3 andandola a vincere, ma allora erano più forti (c’era un certo Kyrie Irving, che non a caso aveva messo il tiro decisivo) e gli Warriors, che non avevano ancora firmato Kevin Durant, davano la sensazione di essere sulle gambe dal punto di vista fisico, con Curry non al meglio e altri acciacchi vari. Staremo a vedere: scommettiamo su un sussulto di orgoglio di Cleveland in gara-4, ma andare a vincere il titolo rischia di essere tutta un’altra storia.