Il 2011 è stato un anno contraddittorio per Cassano: è iniziato con l’arrivo al Milan, con il quale ha vinto a maggio lo scudetto. Finalmente un successo pesante, anche se il fantasista barese non è stato un grande protagonista della scorsa stagione. L’anno 2011-2012 sembrava essere iniziato davvero bene: continuo con i rossoneri (tanto che ancora oggi, dopo due mesi di stop, guida la classifica degli assist-men della serie A) e leader indiscusso della Nazionale di Cesare Prandelli, che ne stava facendo il perno dell’Italia calcistica verso gli Europei di Polonia&Ucraina 2012. Poi, alla fine di ottobre, la grande paura al momento dell’atterraggio a Linate dopo la trasferta di Roma: l’ictus dovuto a un problema cardiaco, l’intervento al cuore, il forzato lungo stop, gli Europei in pericolo, e come se non bastasse una nuova “cassanata”, anche se il caso è stato poi prontamente chiuso con le scuse del giocatore alla troupe televisiva genovese che ha “incrociato” Cassano solo pochi giorni fa. Insomma, un anno che si chiude male per il “Pibe de Bari”, che per tutti questi motivi ha ricevuto da Striscia la Notizia il famoso “tapiro d’oro” consegnato dall’inviato Valerio Staffelli. Anzi, in questo caso, si tratta addirittura del “tapiro dell’anno”. Staffelli ha intercettato il fantasista rossonero mentre passeggiava in un parco a Genova, città dove sta trascorrendo la convalescenza con la moglie Carolina e il figlioletto. L’attaccante – secondo quanto anticipato da Striscia, la puntata non è ancora andata in onda – ha parlato dell’operazione al cuore che lo ha costretto a un lungo stop: “C’è stato l’imprevisto – così lo ha definito il giocatore del Milan, che è apparso fatalista -, ma l’importante era tornare a vivere. Devo aspettare sei mesi per giocare. Intanto cammino, cammino, cammino. Con tutti i chilometri che sto facendo arrivo a Bari”. Se il dato dei sei mesi fosse confermato, la stagione di Antonio Cassano sarebbe finita. Tra sei mesi saremo a fine giugno, e quindi l’ex Bari, Roma, Real Madrid e Sampdoria non potrebbe nemmeno partecipare agli Europei, che per l’Italia inizierà il 10 giugno contro la Spagna. Una brutta notizia per il ct Prandelli, che però ovviamente sta già pensando alla Nazionale senza Cassano; se poi il recupero sarà più veloce del previsto, tanto meglio per tutti.
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Cassano a Striscia ha parlato anche del suo bel rapporto con Zlatan Ibrahimovic: “È uno dei miei migliori amici, anche se mi mette pressione per rientrare. Ho un ottimo rapporto con lui e con tutto il Milan. È strano che io abbia un bel rapporto con tutti, ma è vero. Però sono sempre io…”. Dopo aver detto di preferire l’imitazione di Checco Zalone a quella di Fiorello (“è barese e ha l’accento come me”), era inevitabile un commento sul recente scontro con una troupe di giornalisti a Genova: “Continuavano ad avvicinarsi e mi sono difeso. C’è stato un po’ di subbuglio, ma è finita lì”. Invece è ancora molto lontana dal finire la convalescenza, il Milan e il calcio italiano aspettano Cassano.
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(Mauro Mantegazza)