Nel fine-settimana la MotoGp tornerà in posta per il secondo appuntamento stagionale, il Gran Premio delle Americhe che si correrà sul circuito di Austin, inedito per il Motomondiale. Dopo quello che abbiamo visto nella gara inaugurale in Qatar, sono in molti ad immaginare uno scontro diretto tra i due piloti ufficiali Yamaha, cioè Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Probabilmente sarebbe la sfida più bella anche per tifosi ed appassionati, anche se è doveroso ricordare che nei test invernali su questa pista nuova per tutti aveva impressionato l’astro nascente Marc Marquez. Intanto però sono Valentino e Jorge ad infiammare queste giornate d’attesa con le loro dichiarazioni. Rossi lancia il guanto di sfida: “Austin non sarà una gara facile, ma di sicuro il podio in Qatar ci sta dando una motivazione in più. Abbiamo fatto un grande lavoro lì e possiamo andare a Austin con un po’ più di certezze. I nostri avversari saranno molto forti, ma il nostro obiettivo sarà quello di portare a casa punti. Sono fiducioso, mi piace molto la pista e la mia prima impressione, quando abbiamo provato lì, era che il circuito è bello. La pista è molto particolare: ci sono salite e discese e la prima zona di frenata è molto tecnica. Per me girare due è il migliore anche se e dopo, quando si entra nella chicane. Il rettilineo poi è molto lungo, l’ideale per i sorpassi. Non vedo l’ora di correre al Cota (Circuit of the Americas, ndR)”. Un Rossi dunque tutto sommato prudente, dal momento che ‘portare a casa punti’ appare davvero come un obiettivo minimo, ma il feeling con il tracciato lascia ben sperare. Lorenzo ha replicato così: “In Qatar è stato incredibile per noi. È stato un ottimo inizio di una stagione, davvero competitivo. È sempre fondamentale avere un buon inizio, ma Losail era solo la prima gara di una lunga stagione. Ora dobbiamo cambiare la nostra mentalità: negli Stati Uniti troveremo una pista completamente diversa, non solo per il layout, ma anche per l’asfalto, il clima e alcune circostanze differenti. La pista di Austin ha una lunga serie di angoli retti da affrontare in prima marcia, dove dunque serviranno una buona accelerazione e trazione. Dovremo lavorare sodo dalla prima sessione per colmare la distanza con i nostri avversari. In ogni caso, resto fiducioso sulla possibilità di fare anche qui un buon risultato. Voglio vincere ad Austin e questo è la mia mentalità, anche se so che sarà molto più complicato”.