È una dei migliori talenti del motociclismo italiano. A soli vent’anni gareggia da protagonista in Moto3 e fa parte di un team ambizioso come lo SKY Racing Team VR46, sostenuto nientepopodimeno che da Valentino Rossi, il mito per eccellenza delle due ruote. Fenati ha esordito in Moto3 nella stagione 2012 concludendo il mondiale al sesto posto; l’anno successivo è arrivato decimo, mentre nelle prime due stagioni nel team SKY ha ottenuto un quinto e un ottavo posto. Quest’anno è al momento terzo in classifica con 93 punti, dietro al leader australiano Brad Binder (151) e allo spagnolo e suo coetaneo Jorge Navarro (103). Per una panoramica sulla sua ancora giovane carriera ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Romano Fenati.
Quando è nata la passione per i motori? Come hai iniziato a correre? A quattro anni ho iniziato a correre con le minimoto, poi sono passato alle MiniGP. Nel 2010 ho corso in 125 nel CIV (Campionato Italiano Velocità) e l’anno successivo ho vinto l’europeo e ho chiuso al secondo posto nell’italiano. Il mio debutto nel Mondiale Moto3 risale al 2012 con il Team Italia. In Qatar, alla prima gara della stagione, ho tagliato il traguardo in seconda posizione.
Quanto è stato importante lavorare con lo Sky Racing Team VR46? Essere parte del progetto Sky Racing Team VR46 è sicuramente una grandissima opportunità. Grazie al supporto del team, in questi anni sono cresciuto e ho imparato a credere nelle mie ambizioni lavorando al fianco di molti professionisti.
Quanto sono stati importanti e sono i consigli di Valentino Rossi? Più che suggerimenti ad hoc, diciamo che Valentino ci mette in condizione di imparare da lui. Osserviamo quello che fa e prendiamo quello che ci serve. Solo in casi particolari chiediamo consigli specifici. Dagli allenamenti in palestra al circuito di Misano, ci sono molte occasioni per fare tesoro della sua esperienza.
Cosa pensi del pilota pesarese, come lo vedi nel MotoMondiale 2016? Sicuramente Valentino lotterà fino all’ultima curva, ha una voglia e una motivazione incredibile. E’ molto competitivo e veloce, come forse non è mai stato fino a ora in MotoGP.
Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?
Sarebbe bello passare in Moto2 il prossimo anno da Campione del Mondo. Binder è davvero veloce: ha infilato tre vittorie consecutive ed è sempre stato sul podio. E’ molto competitivo e costante. Dobbiamo continuare a rimanere concentrati e a lavorare sodo.
Vorresti passare di categoria in futuro, correre anche in MotoGP? La MotoGP è sicuramente il sogno di ogni ragazzo che fa il pilota. E’ la massima espressione tecnica e mediatica del nostro sport e della nostra passione. Ma non voglio correre: l’obiettivo per il 2016 è chiaro e il prossimo anno mi aspetta la Moto2.
Cosa pensi della pattuglia dei piloti italiani presenti nel motomondiale? Grazie a realtà come lo Sky Racing Team VR46 e la VR46 Riders Academy, oggi ci sono molti piloti italiani pronti a lottare per il podio in Moto3. Abbiamo dimostrato di poter ambire al titolo e di potercela giocare con i più forti.
Cosa fai quando non corri, ha degli hobby particolari? Quando torno a casa dalle gare, l’obiettivo è recuperare tutte le energie possibili. Sto con la mia famiglia, trascorro il tempo libero con la fidanzata e gli amici e mi alleno. Se ho altre passioni oltre le moto? Tutto quello che ha un motore! E poi la pesca.
(Franco Vittadini)