Grave episodio di cronaca nera avvenuto stamane in provincia di Cosenza, l’omicidio di un uomo in località Campana. La vittima, come riferito dai quotidiani online locali, si chiamava Savero Santoro ed era un giovane di soli 34 anni. L’assassinio è avvenuto questa mattina e stando a quanto emerso, il ragazzo aveva dei piccoli precedenti penali. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe trattarsi di un vero e proprio agguato in stile mafioso, visto che la vittima è stata sorpresa ancora nella sua auto, e freddata con una serie di colpi di pistola, almeno quattro. Subito dopo la scoperta del corpo sono stati allarmati gli uomini delle forze dell’ordine che sono giunti sul luogo con la compagnia dei carabinieri di Rossano, per tutti i rilievi, e nel contempo far scattare le indagini. Atteso l’arrivo del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari.
CAMPANA, OMICIDIO IN PROVINCIA DI COSENZA: I PRECEDENTI
La vittima lavorava come allevatore, e l’omicidio è avvenuto in una zona rurale lontana dal centro abitato in località Turraca. Purtroppo si tratta dell’ennesimo episodio violento avvenuto in quella zona negli ultimi mesi. Basti pensare che una settima fa un quarantenne è stato ucciso durante un agguato a Cassano allo Ionio, con un’altra persona che è invece rimasta gravemente ferita. A morire, anche in questo caso, un giovane imprenditore agricolo, tale Francesco Elia, freddato con una serie di colpi di Kalashnikov. «In questo momento – il comunicato diffuso dopo l’assassinio da parte dell’associazione Libera “Fazio Cirolla” – occorre fare quadrato, reagire, denunciare, affinché la cerchia mafiosa venga isolata. L’invito di Libera all’imprenditoria è quello di non fare affari con certa gente in modo che la criminalità, che è come un cancro maligno, rimanga senza ossigeno e possa essere estirpata». A novembre del 2019, invece, era stato ammazzato un altro allevatore di Campana, tale Francesco Madera, freddato in contrada Vaccarizzo, località Erta del Ferro, che era stato colpito da un colpo di fucile e poi finito con una serie di bastonate alla testa.