Crisi Manovra in Francia, i tagli alla Sanità spaventano medici e pazienti: “rischio catastrofe, il Governo Bayrou pensa che la gente scelga di ammalarsi”
GIORNI FESTIVI, DEBITO E SANITÀ: I TAGLI DELLA MANOVRA DI BAYROU SCONVOLGONO LA FRANCIA
Un risparmio di quasi 44 miliardi di euro per far fronte alla devastante crisi del debito potrebbe portare il Governo di Francia ad un’ennesimo autunno di “passione” con la sfiducia al Premier Francois Bayrou che tanto da destra quanto da sinistra potrebbe scattare qualora non venisse modificata la Manovra di Bilancio abbozzata in questi giorni da Palazzo Matignon.
Ma se il taglio di due giorni festivi dal calendario nazionale (tra cui la cattolica festa della Pasquetta) aveva fatto imbestialire parte della popolazione, l’annunciato taglio da 5-5,5 miliardi di euro dal mondo della Sanità mette in allarme il settore assieme a opposizioni e sindacati. Bayrou – con la fiducia del Presidente Macron, che ha sfidato Melenchon e Le Pen spiegando «se hanno idee migliori sulla Manovra le presentino e le accoglieremo» – intende ridurre la spesa sanitaria raddoppiando le franchigie mediche, oltre a ridurre drasticamente la spese per farmaci e cure sulle patologie croniche a lungo termine.
«Serve responsabilizzare i pazienti»: così Bayrou sfida apertamente il mondo della Sanità, non solo combattendo (giustamente) la deriva dei congedi per malattia spropositati e spesso in accordo con medici “compiacenti”. Il tema in Francia è molto più ampio dato che il Governo intende lanciare una vera “guerra” al rapporto tra pazienti, cure mediche e farmaci: mentre la spesa militare cresce ulteriormente di 6,5 miliardi di euro tra il 2026 e il 2027, i tagli alla spesa sulla Sanità sembrano essere il colpo da “ko” per una maggioranza appesa da 6 mesi alla non sfiducia di Rassemblement National e Socialisti.
IRA MEDICI E PAZIENTI CONTRO MACRON: “RISCHIO CATRASTROFE CON I TAGLI DEL GOVERNO”
La Manovra di Bilancio 2026 sarà discussa in autunno ed è proprio in quell’occasione che Bayrou rischia fortissimo (e con lui anche Macron, che vorrebbe mantenere la maggioranza centrista fino alle Presidenziali del 2027). Come spiega alle agenzie il medico e sindacalisti Jerome Marty, sembra che il Governo arrivi a «colpevolizzare i malati», come fossero appunto loro responsabilità essere in quelle condizioni perché non avrebbero fatto necessaria prevenzione.
Nello specifico, Bayrou e Macron intendono modificare il dispositivo “Affezione di Lunga Durata” che in Francia perdura dal 1945 e che prevede il rimborso al 100% per i farmaci che non hanno un legame diretto con la malattia cronica: il Governo accusa i pazienti di consumare “troppi farmaci”, oltre che “troppi antibiotici”. Il concetto dunque è chi ne abusa dovrà pagarsi maggiormente il costo, da 50 a 100 euro per ogni paziente all’anno.
Bayrou attacca poi anche gli ospedali che programmano troppi esami costosi e troppi dispositivi lasciati poi ai pazienti (stampelle, sedie a rotelle, etc.), mentre la battaglia sulle assenze per malattia proseguirà dopo aver cercato di contrastare il fenomeno negativo di «50% di assenze che non erano giustificate».
I tagli fanno gridare gli addetti alla Sanità, con anche i pazienti, spaventati dal carico messo a tema dal Governo Bayrou: «Ci sono già molte persone che rinunciano alle cure, e ora rischia di essere una catastrofe», denuncia a “La Croix” Féreuze Aziza, Project Manager di France Assos Santé, la principale assicurazione sanitaria dei francesi. La gente «non sceglie di ammalarsi», continua l’esperto, seppur abbia senso contrastare frodi e derive, a leggere le dichiarazioni del Premier «si ha l’impressione che ci siano malati seduti sui loro divani con una grande ciotola piena non di popcorn ma di farmaci, è ridicolo».