A Uno Mattina focus sul dramma di Haiti, Paese ormai sull'orlo di una guerra civile. In collegamento vi era Mariavittoria Rava della Fondazione Nava

Si parla della crisi di Haiti stamane negli studi di Uno Mattina. L’isola è sull’orlo di una guerra civile, più di 4.000 detenuti evasi e il premier ha lasciato ieri il suo incarico. A governare sono le bande armate, una piaga che non sembra trovare la parola fine: “La situazione è molto grave . dice Mariavittoria Rava, presidente di Fondazione Nava – ci sono persone che scappano di notte, moltissimi sfollati, non c’è acqua e non ci sono viveri, non c’è l’acqua potabile. Ci sono persone ferite per strada, c’è chi combatte per il potere ma anche chi combatte per la propria famiglia”.



E ancora: “Il personale medico è spaventato, ha paura ad uscire dopo i turni, i medici e infermieri lavorano 24 ore su 24 senza rischiare la vita quando escono, gli ospedali sono al collasso. In cima alla montagna è sicuro e abbiamo accolto 1.000 bambini ma la situazione è molto grave. Si cerca di portare famiglie e bimbi nelle province perchè c’è meno violenza, mentre nella capitale è tutto in mano alle gang che non hanno pietà”.



HAITI SULL’ORLO DELLA GUERRA CIVILE: LE PAROLE DI MARIAVITTORIA NAVA

Una situazione quindi vicina al collasso, molti diplomatici hanno abbandonato ad Haiti, di conseguenza come arrivano gli aiuti sul posto? “Sono stata poco tempo fa, è un sistema fantasma – aggiunge Mariavittoria Rava – gli aiuti arrivano dalla Repubblica Dominicana via terra. Il nostro ospedale inoltre da anni è attrezzato per avere da se la produzione di ossigeno ed energia elettrica, abbiamo anche la produzione pasta e pane, due pozzi e la produzione di farmaci”.

“Cerchiamo anche di fornire farmaci e aiuti – ha proseguito la Nava – alle pochissime organizzazione attive rimaste nel paese. Tutti i giorni si va con le cliniche mobili dove vengono richiesti ossigeno e medicinali rischiando la vita”. La speranza è che la situazione possa migliorare quanto prima ma le premesse sembrano davvero drammatiche e il Paese è sull’orlo di una guerra civile.