Il leader di Azione Carlo Calenda a Otto e mezzo: "Recovery? Ci sono delle cose che non vanno: manca ancora su molte cose il foglio del come"
Il leader di Azione ha poi aggiunto: «Ci sono delle cose che non vanno: manca ancora su molte cose il foglio del come. Noi abbiamo mandato su giovani, donne e bambini, quella è una parte ancora superficiale, ci sono i numeri ma non il come. Sulle donne è gravemente carente: ci sono 400 milioni per l’imprenditoria femminile, secondo me molto sottostimata, ed ha poco su congedi e altre cose che bisogna fare. Nonostante ciò – rimarca Carlo Calenda – è nettamente migliore di quello di Conte».
CARLO CALENDA, SCONTRO CON TRAVAGLIO
Nel corso del suo intervento a Otto e mezzo, Carlo Calenda ha messo in risalto: «Ci sono delle cose che ho apprezzato e altre che non ho apprezzato. Cerco di mantenere l’obiettività, ma a me il miglioramento sembra netto. Le scelte sono politiche e questo è un momento eccezionale, che arriva dopo il fallimento della politica. Negli ultimi 30 anni abbiamo visto un’estremizzazione di parole fortissima, ma nessuno ha fatto un cacchio. Questo è un Paese che vive di rumore, che non riesce a implementare nulla. Abbiamo perso questa cosa perché la politica non ha prodotto una classe dirigente capace amministrativamente». Una lettura che non è affatto stata condivisa da Marco Travaglio, che ha replicato per le rime: «Io dissento totalmente dalla lettura di Calenda sulla ragione per cui è arrivato Draghi: lui è arrivato perché hanno fatto un trappolone al governo Conte, non perché fosse fallita tutta la classe politica. Altrimenti non staremmo qui a parlare del Recovery Plan da 250 miliardi, portato dagli incapaci che c’erano prima. Non esiste alcun fallimento del sistema, c’era un tentativo che stava funzionando e proprio per quello è stato affossato. Il Palazzo è saltato non per colpa del fallimento di tutta la politica ma di un irresponsabile che aveva delle mire che un giorno forse capiremo a che cosa erano finalizzate».