Carlo Cracco 'buttadentro' per il suo locale: a Milano il 54enne chef scende in strada con la mascherina e promuove la sua cucina da asporto in attesa di riaprire il ristorante
CARLO CRACCO, DA CHEF A ‘BUTTADENTRO’ PER PROMUOVERE LA SUA CUCINA
Negli scorsi giorni proprio Carlo Cracco, in attesa che anche in Lombardia possano riaprire bar e ristoranti, aveva avuto modo di dire la sua a proposito del modo in cui gli esercenti del comparto in cui anche lui opera possano operare in sicurezza e tutelare anche la salute dei clienti: “Barriere di plexiglass nel mio locale? Ma piuttosto chiudo!” aveva sbottato il 54enne chef nel corso di una intervista concessa su Raio Rai 1 a “Un giorno da pecora”, spiegando che quella soluzione avanzata da alcuni non lo trovava d’accordo e che invece lui preferiva invece piuttosto preservare quella che è la sacralità del pranzo, o della cena, al ristorante diminuendo invece i coperti all’interno ma evitando barriere o altri apparati divisori. Da qui la volontà di riavviare l’attività e di fornire per ora un servizio di take-away di alta qualità a cui peraltro hanno aderito non solo i piccoli ristoratori ma anche alcuni colleghi “stellati” di Cracco, mostrando come l’emergenza possa almeno avere tra i pochi esiti positivi quello di riscoprire una cucina di qualità anche se non consumata in locali esclusivi.
