Carrefour è pronta a cedere 106 negozi, con 1.800 dipendenti a rischio licenziamento. L’allarme viene lanciato direttamente dai sindacati e trova eco mediatica quest’oggi sulle colonne del “Corriere della Sera”, dove si evidenzia che, dopo l’annuncio di un piano di ristrutturazione con un possibile taglio fino a 770 persone, l’analisi dettagliata del piano inerente al numero degli esuberi è molto più alto, fino a 1.800 lavoratori. Per quanto, in questo momento, le parti sottolineino come non ci sia la volontà di fare ricorso ai licenziamenti, si tratta in ogni caso di “un fulmine a ciel sereno, non ci aspettavamo certo l’annuncio della quinta ristrutturazione in 10 anni e l’ennesima riduzione di personale”.
Ad affermarlo è stato il segretario generale aggiunto, Paolo Andreani, spiegando che “la multinazionale accelera sul franchising, rivede il piano industriale del 2019 e penalizza l’occupazione”. Secondo Filcams-Cgil, “saranno scaricate circa 1.800 persone. Il piano si pone l’obiettivo di recuperare 31 milioni di euro sul costo del personale e dovrebbe prevedere la cessione di 106 supermercati e mini mercati a piccoli imprenditori nel corso del 2022, di cui 41 in Lombardia, 18 in Campania, 17 in Liguria, 16 nel Lazio, 6 in Toscana, 4 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte e 1 in Abruzzo e che dovrebbero coinvolgere circa 1.000 lavoratori”.
CARREFOUR VENDE NEGOZI, DIPENDENTI A RISCHIO. SINDACATI: “PIANO LACRIME E SANGUE”
I sindacati aggiungono inoltre che Carrefour “non ha voluto indicare quali siano i punti vendita impegnandosi a farlo in futuro”. Ai mille lavoratori di cui sopra, secondo i conteggi Filcams-Cgil, si aggiungerebbero “i 615 equivalenti full time in esubero (che potrebbero corrispondere a 800 persone), 447 nella rete vendita e 168 nelle funzioni di sede”. Senza mezzi termini, dunque, quello di Carrefour viene definito “un piano lacrime e sangue”.
Parole a cui hanno fatto eco quelle di Uiltucs, riportate anche in questo caso dal “Corriere della Sera”: “Saranno ancora le donne a pagare il prezzo più alto. Dopo i carichi familiari e i disagi nel lavoro in pandemia si aggiunge oggi la beffa della ricerca del profitto a tutti i costi della multinazionale francese. Vedremo quale responsabilità sociale metterà in campo Carrefour“. Carrefour Italia, dal canto suo, sottolinea che si tratta di un piano di rilancio finalizzato alla trasformazione e a rafforzarne la crescita, consolidando il modello in franchising sulla rete di vendita e migliorando la competitività degli ipermercati e supermercati diretti.