Importanti aggiornamenti su Andrea Delmastro e il caso Cospito. La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione sul procedimento per rivelazione del segreto d’ufficio a carico del sottosegretario alla Giustizia in quota Fratelli d’Italia in relazione al caso Cospito, ma il gip non l’ha accolta e ha fissato un’udienza a luglio per sentire le parti e decidere sul caso. “La richiesta di archiviazione riconosce l’esistenza oggettiva della violazione del segreto amministrativo ed è fondata sull’assenza dell’elemento soggettivo del reato, determinata da errore su legge extra penale“, la nota della Procura capitolina.
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“Il fatto che oggi il GIP non abbia accolto la richiesta di archiviazione arrivata dalla Procura di Roma sul procedimento per rivelazione del segreto d’ufficio a carico del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro è la dimostrazione che ho fatto bene a presentare esposto per due motivi”, le parole in una nota del portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli: “Il primo pedagogico, il duo Donzelli-Delmastro ha capito che con i documenti di Stato non si gioca, tanto meno per utilizzarli contro l’opposizione. Il secondo è che il PM conferma che ci sia stata violazione del segreto amministrativo però con ‘incosapevolezza’ dell’esponente di governo. Che ci sia stata inconsapevolezza faccio fatica a comprendere, anche perché Delmastro, da avvocato, è tenuto a conoscere le leggi italiane. Per questo attendiamo la decisione del GIP che si è opposto alla archiviazione”.
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Le parole di Delmastro
Prima del no all’archiviazione da parte del gip, Andrea Delmastro è stato intervistato dall’Adnkronos per commentare la proposta della Procura di Roma: “Ho sempre avuto fiducia, me lo aspettavo, l’ho sempre detto. Sono rasserenato dalla richiesta della Procura della Repubblica”. “Chiunque mischi, nel bene o nel male, politica con processo penale, compie un errore. L’unica cosa certa è che io ho operato secondo coscienza e correttamente. Ognuno ha fatto la sua partita, io sono convinto delle posizioni assunte”, ha aggiunto il sottosegretario, rispondendo così alla domanda se rifarebbe ciò che ha fatto: “Devo attendere come si conclude la vicenda per poterlo dire. Se si conclude con la certificazione della legittimità del mio operato – osserva Delmastro – è un conto, sennò no. Certo, politicamente, io ho risposto a un collega che mi aveva posto delle domande. Ritengo, per ora, con documenti non secretati”.