La Corte europea dei diritti umani ha condannato lo Stato italiano per come ha gestito la discarica in località Lo Uttaro, nel Comune di Caserta, dal 1994. Secondo i giudici della Cedu, l’inquinamento causato dai rifiuti ha avuto ripercussioni negative sul benessere personale dei ricorrenti durante la crisi creata dal mal funzionamento dei servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti durante lo stato di emergenza in Campania dal 1994 al 2009. Tale situazione, riporta l’Ansa, prosegue per ciò che concerne la discarica a Lo Uttaro, sito che non è stato ancora messo in sicurezza o bonificato. Il ricorso alla Cedu è stato presentato da 19 abitanti del comune di Caserta e San Nicola La Strada lo scorso 23 giugno 2019. Secondo loro, le autorità avrebbero messo a repentaglio la loro salute e violato il diritto a risiedere in un luogo in cui non dovevano subire le conseguenze dell’inquinamento prodotto dalla discarica stessa.
Cedu condanna Italia per discarica a Caserta
I ricorrenti hanno anche sostenuto anche che lo Stato li stava discriminando non garantendo la stessa protezione data ad altri cittadini italiani, rimarcando inoltre di non aver potuto far causa per ottenere la restituzione delle tasse pagate per la raccolta e smaltimento dei rifiuti. Come anticipato, la Cedu ha dato ragione a undici di loro e ha dichiarato inammissibili i reclami degli altri otto perché non hanno fornito prove di risiedere nei comuni interessati. Ansa evidenzia che la condanna è giunta due giorni dopo che il Comune di Caserta ha ottenuto un finanziamento di 6,5 milioni di euro per la messa in sicurezza permanente della discarica “Ecologica Meridionale”, in località Lo Uttaro. La condanna della Cedu ha acceso il dibattito locale, perentorio il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Francesco Emilio Borrelli: “La recente condanna dell’Italia da parte della Corte europea dei diritti umani per la gestione della discarica di Lo Uttaro è il simbolo tangibile del fallimento catastrofico del nostro Paese nella gestione dell’emergenza rifiuti. Per anni, i residenti di Caserta e San Nicola La Strada sono stati costretti a vivere in un ambiente inquinato: un crimine ambientale e umano che ha lasciato cicatrici profonde nella nostra comunità e nel paesaggio”.