Bufera contro la CgilMichele Bulgarelli, durante il congresso annuale a San Lazzaro di Savena. È infatti partito l’inno sovietico, con il segretario nazionale Maurizio Landini che ha assistito e dalle immagini finite sui social non si è neppure scomposto. Anzi, ha applaudito e sorriso. L’inno sarebbe frutto di un errore di chi gestiva la regia del congresso, che doveva trasmettere l’Internazionale e invece è inciampato sull’inno sovietico.
Dunque, la colpa sarebbe del tecnico, alla luce di quanto spiegato dal sindacato bolognese, che infatti si è giustificato parlando di «mero errore materiale». Ma la bufera social ha coinvolto il sindacato di LandiniCgil dal canto suo ritiene che si tratti di «polemiche strumentali». Eppure, già a ottobre nella piazza rossa della Cgil a Roma comparve uno striscione inneggiante Gazprom contro gli Stati Uniti: “We love Gazprom, Yankees go home“.
“INNO SOVIETICO CONFUSO CON INTERNAZIONALE”
La Cgil di Bologna sulla sua pagina Facebook ha pubblicato un post contro le «strumentalizzazioni di queste ore». In merito all’inno dell’Unione Sovietica, è stato spiegato che «tra le diverse operazioni di voto, prima dell’elezione della Segreteria, dalla regia è stato confuso l’inno sovietico con l’Internazionale». Tornando alle polemiche delle ultime ore, tale «errore materiale», come viene definito dalla Cgil, non deve «far dimenticare la posizione della CGIL sulla guerra, posizione nota e contenuta in tutti i nostri documenti». L’incidente musicale, se così si può chiamare, continua a creare imbarazzi. La pagina Facebook del sindacato dei pensionati ha pubblicato un video che riprendeva la scena, ma poi è stato tolto quando ci si è resi conto appunto dell’errore. Non a tante persone. Infatti, dal centrodestra, in particolare da Fratelli d’Italia, arriva un attacco diretto. «Landini si scusi e condanni pubblicamente quanto avvenuto ieri sera a Bologna. È un’offesa alle tante vittime del popolo ucraino che combattono per la libertà. E Landini, che era presente all’evento, ne prenda immediatamente le distanze», dichiara Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fdi.